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Michael Schumacher compie oggi 50 anni

Auguri alla leggenda dell'automobilismo. Ferraristi e tifosi di tutto il mondo festeggiano il 7 volte campione del mondo tedesco che oggi spegne 50 candeline.

Michael Schumacher compie oggi 50 anni

Michael Schumacher ha compiuto 50 anni. Il campione tedesco nato a Hürth il 3 Gennaio del 1969 ha raggiunto questo pur sempre importante traguardo, forse non a modo suo, magari senza pigiare ossessivamente sull'acceleratore, ma a piccoli passi, lentamente, seppure con la stessa tenacia, con l'ostinazione che lo ha sempre contraddistinto. Perché Schumacher è ancora lo stesso di quando correva, è il kaiser che tutti i tifosi hanno amato e sostenuto e come allora vuole vincere la sua gara, il suo ennesimo titolo mondiale. Sono tutti certi di questo, lui ha ancora fame di vittorie e quella che insegue è la più rilevante. Ha fortunatamente la tempra del pilota nel dna e la sfacciataggine di chi sull'asfalto bagnato anziché rallentare aumenta smisuratamente i giri del motore perché non teme nulla, perché conosce i propri mezzi, la propria forza.

Tutti conoscono la storia del suo incidente che il destino ha voluto accadesse assurdamente su di una pista da sci francese a Méribel, nel dicembre del 2013. In quel maledetto 29 dicembre (tra l'altro vicinissimo al giorno del suo compleanno) una banale caduta durante una discesa ha fatto sbattere la sua testa contro delle rocce nascoste dalla neve e gli ha provocato gravi, serissimi danni neuromotori. Da allora, dopo aver sfiorato la morte e averci fatto a sportellate per un lunghissimo periodo, protetto dal più completo riserbo sulle sue reali e oggettive condizioni di salute, Schumacher (soprav)vive nella sua casa in Svizzera, costantemente seguito dalla sua famiglia e da uno staff di medici e fisioterapisti di prim'ordine che come lui non si arrendono a una spietata evidenza dei fatti.

Le ultime notizie parlano di continui miglioramenti e sembra che non sia più in pericolo di vita; ma lui è consapevole di partire questa volta dall'ultima fila e di dover sorpassare tutte le vetture davanti che rallentano il suo passo. Ci vorrà pazienza, per uno che invece aveva una smaniosa impellenza di frantumare record coi suoi giri veloci. Ci vorrà ancora del tempo, per uno che il tempo lo piegava a suo piacimento, lo azzerava, lo annullava.

Oggi però Schumacher va celebrato, non compatito. Smettiamo per un attimo di voler sapere a tutti i costi, risultando a volte anche un po' morbosi, cosa è in grado di fare Michael, se è cosciente, se muove gli arti, se comunica verbalmente o solo a gesti, se cammina e mangia autonomamente o se è perennemente intubato. La moglie Corinne non vuole far trapelare nulla ed è giusto, umanamente parlando.

Oggi i tifosi di tutto il mondo (non solo i ferraristi) devono commemorare la nascita di uno degli sportivi di maggiore successo di tutti i tempi, del pilota più vincente della Formula 1, del monarca incontrastato della velocità, augurandogli vivamente di guarire e di salire ancora una volta sul gradino più alto di questo podio che al momento vede lontano ma, si spera, non irraggiungibile.

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