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Milan-Balotelli: "Si chiude il 31 gennaio"

Per Galliani trattativa interrotta ma al "99,9%". Raiola spera. E Bronzetti: "Ballano 5 milioni". No a Kakà e Drogba

Milan-Balotelli: "Si chiude il 31 gennaio"

Milanello - Adriano Galliani parla chiaro. E lo fa con l'intenzione evidente di parlare al popolo milanista. Inutile coltivare le illusioni patrocinate dai media che cavalcano ipotesi suggestive di trasferimenti. «Kakà e Drogba sono trattative chiuse al 101%, quella di Balotelli chiusa al 99,9% periodico» il borsino più aggiornato del mercato milanista che non prevede altre partenze, specie in difesa. Dove, ad esempio, il viaggio del procuratore D'Amico non è legato alle cessioni di Abate o Antonini, «è andato per il transfert di Bocchetti dallo Zenit allo Spartak Mosca» l'aggiornamento del vice-Berlusconi a dimostrazione di una conoscenza dettagliata delle agende dei procuratori.

E d'altro canto dopo le ultime operazioni di venerdì sera (la metà di Acerbi ceduta al Genoa in cambio del riscatto di Constant, valutazione 4 milioni di euro; cessione in prestito di Strasser con tutto Mesbah al Parma, la partenza di Valoti e quella prossima di Coppola, 4° portiere), il gruppo milanista è limato a 22 elementi, portieri a parte, quindi in linea con le esigenze di una stagione in cui c'è da onorare la rincorsa in campionato e quella, ancora più improbabile, al Barcellona in Champions. Zaccardo, appena arrivato e subito convocato, è una eccezione alla regola degli under 23 imposta da Berlusconi. Niente Kakà, anche se Allegri lo vede sempre tre-quartista, niente Drogba: uno spiraglio aperto per Mario Balotelli che resta l'unico obiettivo per il quale convenga fare un sacrificio economico che riguarda non solo il presente ma il futuro. Raiola, agente di Mario, confessa: «Fino al 31 gennaio può succedere tutto». Bronzetti invece scommette: «Ballano solo 5 milioni di differenza tra City e Milan».

Se così fosse l'arrivo di SuperMario non è poi così lontano come fa pensare la percentuale di Galliani. Identica, tra l'altro (scaramanzia?) a quella stilata per Ibrahimovic: «eravamo nel 2010, altri tempi» la noticina a margine di Galliani che ha l'occhio furbo ma non può moltiplicare i pani e i pesci. Anche Allegri parla chiaro: con Robinho («ho bisogno di lui»), con Abate e Flamini (confermati), con Mexes e il resto della squadra («non si può rischiare di pareggiare negli ultimi 10 minuti col Bologna!»).

A Bergamo cercasi conferma.

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