Sport

Il Milan c'è. Miha difende Cerci e striglia i tifosi

"Non si fischiano i giocatori". A S. Siro anche Berlusconi: "Ibra? Braccia aperte se viene..."

Il Milan c'è. Miha difende Cerci e striglia i tifosi

Silvio Berlusconi chiama ancora una volta Zlatan Ibrahimovic: «Se vuole venire, noi lo aspettiamo a braccia aperte. Speriamo...». Intanto al presidente del Milan, presente a San Siro per la sfida di Coppa Italia, “rispondono” Honda, Luiz Adriano e Bacca. I primi due segnano, il terzo inventa. Uno dei tre dovrebbe far posto allo svedese se dovesse arrivare perché Ibra sposta gli equilibri, ma intanto ci pensano loro. Perché il tridente schierato da Mihajlovic per la sua prima ufficiale sulla panchina rossonera, in mezz'ora sistema la pratica Perugia.

Funziona l'attacco rossonero trascinato da Honda in avvio: il giapponese al terzo tentativo fa centro dopo dieci minuti. Liberato da uno splendido velo di Luiz Adriano che al 28' firma il raddoppio grazie all'assist perfetto di Bacca. E il colombiano cala il tris, ma gli viene annullato perché proprio Luiz Adriano è in fuorigioco quando si trova sulla traiettoria del tiro e si abbassa.

Attacco a parte, può essere soddisfatto Mihajlovic per l'atteggiamento della sua squadra, che potrebbe essere quella che debutterà in campionato contro la Fiorentina. Intensità e la giusta cattiveria per una costante ricerca della vittoria e quando la squadra rallenta come succede dopo un'ora di gioco, con il Perugia in 10 per l'espulsione di Lanzafame, Miha alza subito la voce. «Vincere è l'unica cosa che conta», aveva detto alla vigilia l'allenatore rossonero prendendo in prestito una celebre frase di Boniperti.

I tifosi lo applaudono, i giocatori lo seguono, tra i singoli in particolare ha impressionato Rodrigo Ely, l'altro baby che con Romagnoli forma il muro di appena 41 anni. L'ex Avellino gioca in costante anticipo, accorcia nella trequarti avversaria e sbaglia praticamente nulla.

Con lui e mister 25 milioni il Milan potrebbe aver messo a posto la difesa per i prossimi dieci anni. Mica male, intanto Mihajlovic debutta con una vittoria sul Perugia, come Carlo Ancelotti. Proprio il no di Carletto a giugno aveva dato il via libera al serbo per la panchina del Milan. Corsi e ricorsi. Mihajlovic come Ancelotti, ma con una differenza: alla sua prima striglia i tifosi per il comportamento tenuto da alcuni contro Cerci: «Non si fischiano i giocatori del Milan che danno tutto per la maglia, semmai si fischia alla fine un risultato...».

Sono avvisati.

Commenti