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Il Milan dimentica il presente lanciando lo stadio modello

Ufficializzato il progetto Portello a due passi dalla sede per il 2018. L'impianto avrà persino il liceo all'interno. Col Parma debutta Destro

Il Milan dimentica il presente lanciando lo stadio modello

Milano - Servono i gol per tirarsi fuori dall'orribile mese di gennaio. Ma servono anche nuovi e preziosi ricavi per il futuro. Al fine di incassare gli uni e gli altri, ieri il Milan ha dato il benvenuto a Mattia Destro da spedire all'assalto del Parma e presentato ufficialmente la manifestazione d'interesse per la costruzione del nuovo stadio nella zona del Portello, la vecchia fiera per intendersi, dove c'è già casa Milan, la modernissima sede. L'arrivo di Destro, per rendere meno Menez-dipendente l'attacco, aggiunto a quello di Bocchetti (anche lui al debutto forzato - non gioca da ottobre - a causa dell'ennesimo colpo basso della sfortuna, stiramento di Abate), senza dimenticare Cerci arruolato ai primi di gennaio, sono la plastica dimostrazione dell'interesse di Silvio Berlusconi a risollevare le sorti del Milan attuale. Moltiplicando il sacrificio economico che è già simbolicamente espresso dal prossimo esercizio chiuso con un esborso di 50-60 milioni. «Ringrazio il presidente, la società ha voglia di far bene, è proprio un bel segnale» il commento soddisfatto di Pippo Inzaghi prima di chiedere aggiornamenti sul resto del mercato a Galliani (se parte Essien può arrivare Baselli, idem per Armero con Antonelli in cambio, per Muñoz tutto rinviato a lunedì).

Non è un bel momento per il Milan e non solo per la classifica che piange e l'eliminazione dalla coppa Italia. Inzaghi l'ha capito anche da quello che gli sta accadendo intorno: i caduti aumentano giorno dopo giorno. Montolivo e De Jong sono ko, per De Sciglio stagione conclusa addirittura, perciò il doppio arrivo sul valico sinistro (Bocchetti e Antonelli) è diventato indispensabile. «Oltre ai nostri demeriti, c'è anche un numero incredibile di infortuni», la sua spiegazione che non vuole essere un alibi. Perciò stasera col Parma, ritoccato lo schieramento (si passa al 4-4-2), sarà indispensabile ritrovare la vittoria e il sorriso. «Dovremo farlo giocando meglio, ripartendo dalla prima mezz'ora col Sassuolo, sabato scorso contro la Lazio non siamo stati da Milan»: è la prima volta che Inzaghi ha sventolato questa bandiera e ammesso francamente il naufragio di gennaio (4 sconfitte, 1 pari e 1 successo) con le sue motivazioni. «Non c'entra la preparazione a Dubai» ha sostenuto prima di scommettere sul presente («mai temuto l'esonero») e sulla risposta dei suoi («li ho visti incazzati»).

Servono stasera i gol di Destro e soci d'accordo ma anche quel progetto (garantita la collaborazione del Politecnico di Milano) per il nuovo stadio può dare una mano per rendere ancora più sicuro il futuro del Milan griffato Silvio Berlusconi. Sarà realizzato nell'area attualmente occupata dai padiglioni 1 e 2 del Portello da un'azienda leader del settore, Arup, che ha già costruito arene sportive in giro per l'Europa (Monaco di Baviera) e per il mondo (Pechino e Australia). Avrà una capienza stimata in 48mila posti, tutti a sedere, e sarà corredato da un albergo, un liceo a indirizzo sportivo, ristoranti, parco-giochi per bambini, spazi espositivi per artisti. Non un semplice stadio dunque ma un vero e proprio quartiere dello sport, innestato nel cuore della città, a due passi dagli svincoli autostradali, servito dalla nuova metropolitana. È la risposta moderna ai ritardi del calcio italiano che ha cambiato pelle e perso per strada, a causa della crisi economica, la grande ricchezza garantita dai generosi mecenati. Dietro il progetto c'è l'ostinata determinazione di Barbara Berlusconi, il nuovo ad che si occupa di marketing e anche di reperire nuove e decisive risorse. «Uno stadio di proprietà vuol dire poter acquistare un calciatore top» la chiave di lettura proveniente dal suo staff. Anche il romantico presidente Silvio Berlusconi, innamorato di San Siro e della sua storia, dei tanti trionfi conosciuti in quella cattedrale del calcio, si è arreso dinanzi al coraggio visionario della figlia. Data prevista per l'inaugurazione è l'estate del 2018: 1.

000 i posti di lavoro previsti, 500 quelli assicurati a impianto in piena attività.

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