Milan e Lazio, che occasione: finale senza la Juve
26 Febbraio 2019 - 08:43Nelle ultime 4 edizioni perse due coppe a testa con la Signora. L'agente di Cutrone spaventa Gattuso
Roma Chiamiamola pure la grande occasione. Dopo quattro stagioni di dominio assoluto, la Juventus ha mollato la Coppa Italia, strappata alternativamente alla Lazio (2015 e 2017) e al Milan (2016 e 2018). Così biancocelesti e rossoneri hanno la possibilità di andarsi a prendere il trofeo che dalla bacheca di Formello manca da 6 anni (la vittoria con la Roma) e da quella di Milanello da 16.
Elliott ha bene in testa l'obiettivo stagionale del Milan, ovvero il quarto posto. E ora che la truppa di Gattuso ha nel mirino anche il terzo dei cugini dell'Inter, si aprono prospettive invitanti in campionato. Ma la Coppa Italia è comunque un trofeo e il tecnico calabrese non vuole lasciare nulla per strada. Tanto più che eliminando la Lazio, l'eventuale avversaria in finale sarà una tra Fiorentina e Atalanta, due squadre che giocano bene a calcio ma che non sono certo la Juventus.
Se il Milan arriva all'appuntamento con un Piatek in grande spolvero (già 7 gol in 386 minuti) e un cammino immacolato nel 2019 (5 vittorie e 2 pareggi compresa la Coppa, due soli i gol al passivo), la Lazio ha rimediato tre ko di fila considerando la doppia sfida europea con il Siviglia e deve fare i conti con un'emergenza continua. In particolare la difesa è il reparto più sguarnito con un solo titolare di ruolo, Acerbi, tanto che Lucas Leiva - in una retroguardia probabilmente a 4 - farà il centrale (lo aveva già fatto 17 volte ai tempi del Liverpool). Gattuso, che all'orizzonte vede profilarsi la grana Cutrone («se resta a Milano? Vedremo...» le parole dell'agente del giocatore che dall'arrivo di Piatek ha visto i minuti in campo ridursi) cambierà invece gli uomini sull'out di sinistra (con l'Empoli in campionato lo aveva fatto a destra): saranno titolari Laxalt e Borini.
La sfida dell'Olimpico - primo round di semifinale - è il remake di dodici mesi fa, quando un po' a sorpresa passò la squadra di Gattuso grazie alla lotteria dei rigori risolta da Alessio Romagnoli, tifoso laziale ma difensore del Milan. Un anno dopo, il tecnico rossonero ha più certezze e il conforto dei risultati. Ciò che manca a Simone Inzaghi, che nel momento clou della stagione (sabato giocherà il derby con la Roma) si ritrova con l'infermeria piena, un cammino europeo già terminato e le concorrenti per la Champions - tra cui lo stesso Milan - che hanno un passo più veloce.
Ieri Immobile ha fatto gli auguri tramite il suo profilo Instagram al compagno di squadra Gigio Donnarumma per i 20 anni compiuti e nello stesso tempo gli ha lanciato la sfida: «Per domani (oggi, ndr) ho una sorpresa per te». Inzaghi si affida al centravanti che contro il Diavolo è fermo al tris segnato il 10 settembre 2017 all'Olimpico, quel Diavolo che in estate lo aveva cercato prima di virare su Higuain. «Tra Immobile e Piatek sarà una bella sfida», così Inzaghi.
Che stavolta sa di partire leggermente sfavorito.
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