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Milan, effetto Boban. Per amicizia e passione Modric si avvicina

Entrambi croati, il cfo rossonero e il Pallone d'oro sono legati. E il Real non lo convoca

Milan, effetto Boban. Per amicizia e passione Modric si avvicina

La prima firma, autorevole, del mosaico Modric porta la firma di Paolo Maldini. Nel giorno della presentazione di Theo Hernandez e Krunic, con frase asciutta, dichiarò: «Modric sarebbe perfetto per noi, non l'abbiamo mai trattato». Furono in pochi, e tra questi il Giornale, a seguire quella traccia, una sorta di mollica di pane lungo il sentiero del calcio-mercato. La seconda tessera è di Giampaolo, intervistato prima di volare verso Cardiff. Posto dinanzi all'identico quesito disse: «Modric? Chiedete alla società». Adesso il mosaico è diventato qualcosa più di una suggestione capace di risollevare l'entusiasmo del popolo dei tifosi rossoneri che sui social colgono qualsiasi dettaglio per cullare eccitanti obiettivi. Modric, che ha un passato da fervente milanista, ha di recente postato un like sull'account milanista che rievocava la supercoppa d'Italia vinta a Pechino nel 2011 (gol di Ibra e Boateng) sull'Inter di Gasperini. Non solo ma il figlio di Boban ha aggiunto un mi piace al tutto offrendo altro sapore alla vicenda. La tessera più importante del puzzle è proprio la seguente: e cioè l'amicizia che lega Modric a Zvomir Boban il cfo scelto da Gazidis e Maldini per ispessire il management calcistico del club. Molti ricorderanno le lacrime versate da Zorro in occasione della cerimonia del Pallone d'oro vinto dal connazionale quando Luka dedicò il suo trionfo proprio a Boban, riferimento di una generazione calcistica croata e simbolo di coraggio durante una famosa partita quando affrontò a mani nude la polizia serba.

Se Modric, per dirla alla Maldini, sarebbe perfetto per il Milan attuale, la spiegazione risulta elementare. Il centrocampo costruito, con Krunic, Bennacer, Paquetà, più alcuni dei reduci (Chalanoglu, Biglia), è giovanissimo e avrebbe bisogno di un leader, oltre che di una guida spirituale. Modric è classe 1985, a settembre prossimo può festeggiare 34 anni, secondo taluni osservatori spagnoli è ancora nel pieno delle sue migliori energie. Ha un contratto in scadenza nel 2020 e perciò da gennaio prossimo sarebbe prenotabile a costo zero da chiunque, di qui la convenienza del Real Madrid a cederlo subito per raggranellare qualche milioncino di cui ha bisogno Florentino Perez per completare il cambio generazionale madridista. I suoi numeri sono straordinari: 404 partite di campionato con 53 gol, in nazionale 113 presenze con 14 reti. Proprio in queste ore non è stato convocato per il Salisburgo. Ufficialmente la motivazione è un modesto accidente muscolare. Secondo i più è il segnale. Di qui la suggestione che sta montando sui social italiani e non solo. C'è una sola difficoltà che non va nascosta. Il croato guadagna la cifra di 12 milioni netti l'anno che per il bilancio rossonero diventerebbero 24 milioni l'anno, un macigno se si somma con i 12 lordi in carico per Donnarumma. Ed ecco allora il punto di svolta.

Se Parigi si presentasse a casa Milan per reclamare il portiere, beh a quel punto sarebbe inutile il sacrificio di Suso e persino lo stipendione di Modric avrebbe copertura.

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