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Il Milan ha il suo "Belottino" Cutrone stende il Crotone

Il baby procura un rigore, segna e fa un assist Tutto facile per Montella con l'uomo in più dopo 4'

Il Milan ha il suo "Belottino" Cutrone stende il Crotone

Belottino Cutrone ha detto che a Crotone no, non ci va! Ovvero ha detto no al Crotone in ogni senso: ti segno, ti faccio venir mal di testa, ti batto e i dirigenti prendano appunti. C'era solo un modo per convincere il Milan, peraltro neppur lontano dal pensiero. Spiegarlo a suon di gol e assist con la vivacità del talento. Il consesso dei curiosi di questo campionato è stato servito. Montella gli ha dato la chance e lui ha ripagato. Certo, più Milan e meno Crotone in questa prima partita. E non era difficile immaginarlo. I rossoneri si sono messi in pista per giocarsela nei preliminari di Europa league e il tanto vale per veder miglior passo e superiore forza atletica. Aggiungete, dopo soli due minuti, un rigore a vista d'occhio procurato appunto dal Belottino e un cartellino rosso a colpi di Var (l'arbitro aveva optato per un giallo al fessacchiotto Ceccherini, intervenuto a sbilanciare Cutrone da dietro) per mandare la partita della squadra subito in discesa e spedire sulle nuvole il tifo milanista. Niente male giocare una intera partita 10 contro 11.

Il nuovo Milan si è sentito a cuor leggero. Ed ha scoperto, anzi specificato ai dubbiosi, di aver in casa un centravanti pesante, appunto un tipo alla Belotti: grande intuito nell'infilarsi in area, lottatore ovunque, conquistatore di spazi d'area, tempista, intuitivo quando invece ha servito l'assist allo spagnolo per il terzo gol. In 23 minuti la gente rossonera ha chiuso la partita con tre gol: Cutrone si è procurato un rigore, segnato il suo primo gol, con stacco da centravanti vero ad anticipare il difensore, e regalato l'assist a Suso. Niente di meglio per metter in ansia Andrè Silva , in panchina fino al momento di sostituirlo, Borini che gli faceva da spalla e Nikola Kalinic approdato in rossonero dopo un poco educativo tormentone. Oggi le visite mediche, poi firmerà il contratto ma vedendo la partita di ieri sera avrà capito che la concorrenza potrebbe essere stimolante e il gruppo averne i suoi vantaggi. Altro che Bacca!

Comunque tutte buone notizie per il Milan, non proprio incantatore, ma abbastanza disincantato: otto giocatori nuovi in campo, 7 sono acquisti, il migliore è il ragazzo del vivaio. A chi chiedere le chicche calcistiche? Suso ha fatto vedere il suo calcio, regalando gol e assist, invece Bonucci, all'inizio, si è lasciato sopraffare due volte da Budimir (sulla seconda la deviazione di Donnarumma gli ha salvato la faccia), e nella ripesa si è preso anche un cartellino giallo! Conti e Kessie promettono bene. Gli altri coristi e poco più, compreso Calhanoglu: quel numero 10 sulle spalle vorrebbe più nobiltà calcistica. Se poi il buongiorno si vede dall'inizio, che dire del rigore assegnato dopo due minuti e realizzato dopo altri tre minuti passati ad attendere che l'arbitro andasse a riguardarsi l'azione sullo schermo? Tre minuti di curiosità gestiti dai giocatori con dignitosa tranquillità. La notizia ulteriore dice che Kessie è un buon rigorista, seppur Cordaz si sia impegnato ad imitare Buffon. E quasi... Invece più tardi gli è riuscito di negare un gol a Silva.

Una partita vissuta soprattutto sul primo tempo, nella ripresa il Milan ha mollato un po'. Ma tanta roba rispetto al pareggio della passata stagione quando il Crotone era altra cosa. Tutto è cambiato, tranne il tecnico e, forse, questo è un insegnamento anche per il vecchio Milan che si era un po' morattizzato. Anzi, nelle buone azioni della nuova dirigenza va inserito il messaggio che l'amministratore delegato Han Li ieri ha inviato alla squadra. La frase che conta dice: «Combattiamo per tornare dove dobbiamo tornare. Torniamo dove il Milan deve stare. Perché siamo il Milan». Appunto, un concetto talvolta dimenticato. Invece lasciano tempo al tempo le sviolinate a Fassone e Mirabelli.

L'esperienza interista non ha insegnato niente: i complimenti vanno fatti a fine stagione, non all'inizio.

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