Milan-Napoli bis, Piatek osservato speciale a S.Siro

Gli elogi di Gattuso: «Mi ricorda Tomasson». Ancelotti chiede i gol perduti da Insigne e Mertens

Milan-Napoli bis, Piatek osservato speciale a S.Siro

Stasera si replica Milan-Napoli, vale per la semifinale di coppa Italia e per cancellare la scia di polemiche e rimpianti che non mancano mai nel calcio di casa nostra. No, il riferimento alla stoccata di Salvini destinata a Higuain («ha avuto un comportamento indegno, spero non si faccia più vedere a Milano») non c'entra e nemmeno le censure allo schieramento napoletano scelto da Ancelotti. A tal proposito è da segnalare la battuta circolata ieri tra i social: «Schierare il Napoli senza incontristi è come dichiararsi vegani a Napoli!». È invece in arrivo la solita panna montata per la designazione (effettuata la settimana prima) che ha rispedito a San Siro l'arbitro Giacomelli, protagonista davanti al Var sull'episodio da rigore reclamato dai tifosi azzurri e non da Insigne, l'interessato. C'è chi l'ha considerata una provocazione del grande nemico Aia e chi invece un modo risoluto per cestinare definitivamente ogni tentativo di veto preventivo. Il Milan-Napoli bis ha il sapore di rivincita dopo il doppio zero di sabato per gli attaccanti, in particolare Mertens e Insigne stroncati dalla critica.

Le facce nuove saranno due e su di loro sarà concentrata l'attenzione dei coraggiosi pronti a sfidare il gelo milanese: Piatek e Allan. Il polacco, dopo l'assaggio di 20 minuti, può cominciare dall'inizio e cementare quelle sensazioni positive che ieri lo stesso Gattuso ha certificato coniando il paragone con uno dei suoi tempi d'oro («mi ricorda Tomasson, è molto curioso, va in giro a Milanello a guardare le foto storiche»). Il brasiliano, smaltito lo stress da mancato trasferimento a Parigi, è pronto a sintonizzarsi nuovamente con Napoli e il Napoli immaginando per la prossima estate un trasferimento dall'identica prospettiva economica. Cambieranno poco i due allenatori perché entrambi sono legati all'esito della sfida: significa guadagnare la semifinale con la vincente tra Inter e Lazio. «Abbiamo ancora troppi alti e bassi» la spiegazione, secondo Gattuso, della distanza del suo Milan da Napoli e Juve. «Dobbiamo aggiustare la mira» la sola correzione proposta da Ancelotti che non è certo il tipo capace di prendersela per quell'assurda espulsione decretata da Doveri nel finale. «Dobbiamo ripartire dai primi 50 minuti» è la parola d'ordine di Rino consapevole del cedimento finale dei suoi, «ci siamo allungati troppo» e allora il Napoli ha cominciato a seminare qualche pericolo di troppo senza trovare la stoccata giusta.

Clamorose modifiche agli schieramenti non sono previste un po' per necessità (Reina infortunato), un po' per scelta: ad esempio Bakayoko è diventato un perno essenziale del centrocampo e Gattuso ha tirato una scudisciata all'ambiente («un giorno bidone, un giorno fenomeno») ricordando le critiche lette al suo arrivo.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica