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Milan vittima del destino: becca ancora il Barcellona

Galliani non ci vuole credere: "Sei sfide in un anno con i catalani è pazzesco". Non va male alla Juve: c'è il Celtic. Il clou: Mou contro il Manchester United

L'ad del Milan Adriano Galliani arriva alla riunione della Lega calcio
L'ad del Milan Adriano Galliani arriva alla riunione della Lega calcio

Milan «vittima del destino», Juve più fortunata. La mano di Steve McManaman regala ai rossoneri il peggiore degli avversari tra le teste di serie, il Barcellona, al quale la squadra di Allegri è ormai «abbonata»; ai bianconeri tocca il Celtic, la migliore del lotto nonostante porti al petto la simbolica «medaglietta» di unica formazione a battere Messi e compagni in questa stagione.
«Clasico» Milan
Allegri non è certo assistito dalla sorte: l'anno scorso furono addirittura 4 gli incontri con il Barça (il 2-2 al Camp Nou e il 3-2 per i blaugrana a San Siro nella fase a gironi, lo 0-0 milanese e il 3-1 per i catalani a Barcellona nei quarti). In totale sono 16 e il bilancio è quasi in parità. «Abbiamo trovato la squadra più forte del mondo, proveremo lo stesso a passare il turno, sperando di essere più fortunati dello scorso anno», così il tecnico che appena 8 mesi fa sfidò gli Invincibili con un organico sicuramente superiore per età e qualità. «È una macchina perfetta che non ha subito il contraccolpo della partenza di Guardiola ma qualche difficoltà in più in Europa l'ha incontrata, a febbraio spero di vedere in panchina Vilanova a cui vanno i nostri auguri», sottolinea il direttore organizzativo Umberto Gandini, presente a Nyon. L'attesa è già per la sfida tra la Pulce e il Faraone El Shaarawy, elogiato anche dal vicepresidente dei blaugrana Bartomeu. Sempre che il Milan non cali un jolly nel mercato di gennaio. «Un nuovo attaccante? Solo se andranno via sia Pato che Robinho», precisa Adriano Galliani che dice: «Pazzesco incontrare il Barcellona sei volte in un anno».
Doccia scozzese per la Juve
Risale a dieci anni fa - in campo c'era ancora Nedved, ora dirigente bianconero e ieri a Nyon per il sorteggio - l'ultima sfida con gli Hoops biancoverdi di Scozia: nella fase a gironi di Champions gol a iosa sia a Glasgow (4-3 per la squadra di casa) che a Torino (3-2 per la Juve). La Juve sorride - Real, Porto e Arsenal sarebbero stati avversari più insidiosi - anche se ripensa alla serata a Celtic Park del 7 novembre scorso quando il portiere Forster fermò il Barça. «Grande rispetto per gli scozzesi, ha battuto i più forti, ma per quanto ci riguarda dobbiamo considerare l'esperienza in Champions come un percorso di crescita», così Antonio Conte. Nedved, il rappresentante Juve a Nyon, passa davanti alla Champions e incontra McManaman: per un fallo sull'ex centrocampista del Real Madrid nel 2003 che il ceco rimediò il giallo che gli fece saltare la finale di Manchester con il Milan. «È andata bene ma in casa loro troveremo un ambiente pericoloso. Certo, al Milan è andata peggio che a noi...», evidenzia Nedved.
Ronaldo e il suo passato
L'ex McManaman regala una sgradita sorpresa al club madridista. In attesa che possa un giorno succedergli, come dicono in molti, Mourinho dovrà sfidare Ferguson e il suo Manchester United, il match che rappresenta il piatto forte degli ottavi. Cristiano Ronaldo ritrova la squadra che lo ha reso grande prima che nel 2009 scegliesse di vestire la maglia del Real. Chissà che accoglienza gli riserveranno il 5 marzo i suoi ex tifosi a Old Trafford.
L'Europa League ci sorride
Il Cluj per l'Inter, il Viktoria Plzen per il Napoli, il Borussia Moenchengladbach per la Lazio. È rivolto ad Est il futuro in Europa League delle italiane. L'ex milanista Patrick Kluivert ha dato in sorte avversarie alla portata delle nostre. «Sorteggio fortunato? Non si sa mai, il Cluj viene dalla Champions dove ha disputato un bel girone, spero che Sneijder possa aiutarci ad andare avanti in Europa», dice Luis Figo, ambasciatore nel mondo per l'Inter, che parla anche del caso del momento. È il Borussia, due coppe Uefa vinte negli anni '70, l'avversario di maggior prestigio.

Il laziale Klose torna a giocare in patria, i tedeschi si rivedono a Roma 36 anni dopo la finale di Coppa dei Campioni persa col Liverpool.

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