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Milano contro Trento a caccia della rivincita per non finire in trappola

Oscar Eleni

Affascinati da Trento, delusi da Venezia, irriconoscibile dopo la coppa europea vinta contro Avellino, eliminata 3-1 in semifinale da questi cacciatori delle Alpi che l'anno scorso avevano lasciato il titolo del basket in finale proprio alla Reyer. Per loro, le Aquile di Trento del machetero Forray, secondo appuntamento con una storia costruita in poco tempo: bella società, grande allenatore, squadra mina vagante per tutti, anche se qualche volta si è autoaffondata da sola.

Capolavoro di Buscaglia nel girone di ritorno, decimo all'andata con 8 vittorie e 7 sconfitte, finalista scudetto per la seconda volta in carriera dopo aver eliminato chi sembrava fare più paura a Milano: prima Avellino e poi i campioni in carica di Venezia. Una banda bassotti che ha l'istinto della cacciatrice, anche se non sembra proprio fortunata. L'anno scorso perse il diavolo Sutton dopo aver vinto gara uno in casa della Reyer, questa volta vede fermo per uno stiramento il Flaccadori eletto per la terza volta miglior under del campionato. Da martedì al Forum, in una serie al meglio delle 7 partite, si gioca ogni 2 giorni, Davide Aquilotto di Trento contro l'Emporio Armani, il gigante Golia che sembra avere nella bisaccia tutti i sassi che servirebbero alla sua avversaria.

Nel basket delle vendette, quella di Trento su Venezia, dobbiamo ipotizzare anche la voglia di rivincita di Milano eliminata in semifinale proprio dai trentini l'anno scorso. Ma degli uomini che oggi giocano davvero per Pianigiani nessuno fu coinvolto nel disastro che poi costò la panchina a Jasmin Repesa. Occasione d'oro per la grande favorita che riconquista anche il vantaggio del fattore campo che non avrebbe avuto se fosse passata Venezia. Segnali dalle stelle, anche se a Milano faranno bene a non fidarsi perché questa serie metterà di fronte l'attacco più prolifico contro una squadra che vive nella foresta, prepara trappole, sa andare a caccia e, se trova debolezze come quelle dimostrate da Venezia allora diventa davvero pericolosa. Se Milano avrà la paura giusta allora è probabile che questa finale scudetto si possa chiudere in fretta perché l'Emporio ha uomini per andare a vincere anche a Trento come ha già fatto in campionato, come nelle tre volte che si sono incontrate nella stagione.

Resterà comunque storica questa doppia finale di Trento, un capolavoro di gestione anche e, soprattutto, quando le cose andavano male all'inizio. Per Pianigiani l'ennesimo assalto al titolo dopo il dominio con Siena, il colpo di spugna per dimenticare le amarezze di Eurolega e il veleno bevuto a Firenze in coppa Italia.

Il minimo sindacale richiesto ai più forti.

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