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Mimmo, la rivincita dell'eterno gregario. "Sempre dietro Greg, stavolta ero stufo"

Acerenza trionfa nella 10 km e poi fa il bis d'oro nella staffetta mista

Mimmo, la rivincita dell'eterno gregario. "Sempre dietro Greg, stavolta ero stufo"

Nel giorno in cui SuperGreg diventa umano, il suo gregario si traveste da supereroe. È una domenica bestiale quella di Domenico Acerenza, che si prende in mattinata la più grande soddisfazione della sua carriera vincendo l'oro europeo nella 10 chilometri, la specialità olimpica tanto cara al campione del mondo Gregorio Paltrinieri, che invece finisce solo settimo. Acerenza che al pomeriggio farà il bis in staffetta, trascinando sul gradino più alto del podio da ultimo frazionista le compagne Rachele Bruni e Ginevra Taddeucci (già argento al mattino nella 10 km) oltre allo stesso Paltrinieri. «Sicuramente oggi mi si sono allineati tutti gli astri sorride Mimmo, 27enne portacolori delle Fiamme Oro, così come i tre colleghi - Siamo stati grandi. Dopo l'oro agli Europei di Budapest dello scorso anno avevamo poi perso ai Mondiali. Volevamo vincere. È la ciliegina sulla torta».

Una giornata da sogno per il 27enne lucano di Potenza, lo scudiero che fa il Greg ed esce dall'ombra del suo compagno più titolato. «Ero stufo di essere secondo, non mi andava bene. Volevo vincere e ce l'ho messa tutta. Dopo la 5 km vinta sabato da Greg e in cui ero arrivato secondo, ero contento ma non tanto. C'era questa occasione della 10 e dovevo sfruttarla. Ho messo testa, cuore, gambe, braccia, tutto quello che avevo. Sono arrivato al traguardo distrutto».

E mentre SuperGreg andava in difficoltà («Quello che riesco a fare di solito non riesco a farlo in questo mare mosso. Mi annienta», così Paltrinieri), il gregario Mimmo danzava tra le onde del mare e vinceva il duello contro i due francesi, Olivier e Fontaine, battuti nel rush finale. «Volevo raggiungerlo l'oro, dopo una serie allucinante di argenti in queste gare. C'erano i miei famigliari in spiaggia ad attendermi. Che bello gioire con il pubblico qui a Ostia dove nel 2012 decisi di trasferirmi. Chi l'avrebbe immaginato. Quando mi sono trasferito qui era perché avevo voglia di crescere. Adesso ho vinto questa medaglia ma non sazia la mia voglia di continuare a migliorare. È un successo che mi ripaga moltissimo. Io e Greg, insieme allo staff (fra loro ci sono coach Fabrizio Antonelli e il coordinatore del fondo Stefano Rubaudo, ndr), lavoriamo per questo e lo facciamo sempre con divertimento e tranquillità. Se poi tutto il lavoro viene ripagato dai risultati che facciamo allora non posso che esserne felice. È bellissimo essere campione europeo».

Cede dunque lo scettro Paltrinieri, ma felice lo stesso: «Sono molto contento per Mimmo, si meritava di vincere una medaglia d'oro che non aveva ancora mai vinto da solo. Per quello che mi riguarda, è stato un buon Europeo, ci sono state cose positive e negative.

Ma siamo sulla strada giusta verso l'Olimpiade».

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