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Il miracolo di Tacconi nel paese di San Pio

La moglie di Stefano: «Casa a San Giovanni Rotondo tra cure e preghiere»

Il miracolo di Tacconi nel paese di San Pio

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Mezzo miracolo San Pio (e i medici) lo hanno già compiuto: Stefano Tacconi, dopo 16 mesi dalla grande paura - ricovero in condizioni disperate per un improvviso aneurisma - due giorni fa ha fatto la prima uscita pubblica; cena in famiglia in un ristorante a San Giovanni Rotondo, il paese in provincia di Foggia dove l'ex portiere della nazionale e della Juventus è attualmente in cura.

Qui la famiglia Tacconi ha preso una casa per stare più vicino a Stefano. La moglie di Stefano, Laura Speranza, davanti alle telecamere di una troupe Rai, ha mostrato il terrazzo del nuovo appartamento da dove si abbraccia con un colpo d'occhio sia il Santuario con le spoglie di Padre Pio da Pietrelcina sia il «suo» ospedale, la Casa Sollievo della Sofferenza, dove il 66enne ex portiere bianconero sta facendo la riabilitazione. Cure e preghiere, preghiere e cure: è il mix vincente che nel giro di un anno e 4 mesi hanno trasformato Tacconi da paziente «in pericolo di vita» in un degente «in fase riabilitativa».

Stefano si muove ancora su una sedia a rotelle, ma i sanitari non disperano, alla fine del ciclo fisioterapico, di metterlo in piedi. È questa l'altra metà del miracolo, che tutti sperano avvenga nel più breve tempo possibile. Intanto il peggio è alle spalle e ormai scongiurato il pericolo di «danni neurologici permanenti».

La foto scattata durante la cena e postata sui social dal figlio Andrea (una presenza fondamentale che da mesi gli sta accanto con amore) parla da sola: Stefano ha ancora il volto smagrito ma il sorriso è quello di chi ha voglia di recuperare chili, tono muscolare e piaceri della vita. La fede in Padre Pio, invece, non l'ha mai persa e nel frangente più difficile dell'esistenza lo ha aiutato a uscire dal buio ritrovando la luce. Un giusto «risarcimento» per la generosità di un campione sempre sensibile ai temi della solidarietà. Come nel giorno della tragedia. Il 23 aprile il 2022 il portiere arrivò in coma all'ospedale di Alessandria. Diagnosi drammatica: «ischemia cerebrale». Il malore lo aveva colpito mentre si trovava ad Asti per un evento benefico. Prima di perdere conoscenza aveva detto: «Ho vinto tutto nella mia carriera, ma questa manifestazione benefica è la coppa più importante».

Nel giorno dell'addio al calcio di Buffon, Tacconi ha postato una foto dov'è insieme a Gigi. Uniti da un cuore.

Anche l'altruismo e l'affetto verso un «vecchio» amico e collega sono la prova che Stefano è già in forma per godersi la sua seconda vita.

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