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La missione di Renzi oltre De Coubertin «Conta solo vincere»

Jacopo GranzottoE due. Prima l'approvazione del referendum sulle riforme costituzionali, ora le prossime Olimpiadi romane. A Matteo Renzi piace scommettere. E così, dopo aver promesso l'uscita dalla politica in caso di mancata approvazione del referendum sulle riforme, ieri il premier ha assicurato a noi tutti che Roma si aggiudicherà i giochi del 2024. É andata. Per far questo si è recato a Losanna dal presidente del Cio Thomas Bach con il dossier sull'alto indice di gradimento che i romani avrebbero dei Giochi del 2024. Con lui Malagò e Montezemolo. Ci sarà tempo per sapere, appuntamento a Lima il 13 settembre 2017. Nell'attesa registriamo l'ennesimo monologo di Matteo. «Qualcuno aveva storto il naso all'inizio di questa storia - riferisce -, ma ora si sta capendo l'importanza di un'occasione simile». Renzi ha certezze anche sull'ipotesi di un complicato (servono 50mila firme) referendum sulla candidatura: «Non c'è problema, si farà. Però adesso pedalare, perché la prima medaglia che voglio vincere a Rio è quella del ciclismo su strada». E tre?«Si tratta di una candidatura forte - ricambia Bach -, capace di combinare innovazione e tradizione, con un'attenzione importante ai cittadini romani». Cittadini che sono stati intervistati da Ipsos. E il risultato è che i due terzi di loro (e il 77% degli italiani) sarebbero pure favorevoli alle olimpiadi. «Bello lo spirito olimpico, eh? - esulta Renzi -, non importa vincere ma partecipare, ma se sono qui è solo per vincere!». Naturalmente il sondaggio, commissionato dal comitato Roma 2024 (che arriva dopo una serie di voci su numeri di tutt'altro genere) va preso con le molle.

In fondo una ricerca simile fu commissionata anche per il 2020 e diede esiti trionfali prima che Monti dicesse all'ex presidente del Coni Petrucci: non se ne fa nulla.

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