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"Mistero Li. Elliott e Scaroni certezze"

"Mistero Li. Elliott e Scaroni certezze"

Paolo (Berlusconi) sta con Silvio nella nuova avventura con il Monza («noi abbiamo il derby col Vicenza di Renzo Rosso e di Scaroni che fu presidente del club veneto»), sul sistema di gioco del Milan di Gattuso e applaude al nuovo proprietario del club rossonero. Nella settimana che porta al derby, l'ex vicepresidente vede «il Milan nuovamente competitivo grazie a Higuain e un gioco che piano piano sta assimilando» e mette pace nel dibattito sul sistema di gioco utile ai rossoneri. «Io dirigente avrei condiviso pacatamente le versioni sia di Gattuso che di Silvio. Da tifoso sono d'accordo ahimè con Silvio perché far giocare Higuain e Cutrone sarebbe la soluzione giusta. Lui vuole Suso dietro le punte, il mio Milan giocherebbe col 4-4-2 con Suso e Jack esterni ed eventualmente Calhanoglu utlizzato nella ripresa. In tanti condividono l'idea delle punte, abbiamo due centrocampisti come Kessiè e Biglia, il 4-4-2 sarebbe il modulo ideale», il contributo di Paolo Berlusconi alla discussione squisitamente calcistica nata dopo l'intervista del fratello Silvio domenica scorsa.

Contributo arricchito dallo sbigottimento «di fronte all'avventura del cinese Li scomparso dopo aver perso 500 milioni, che forse non erano i suoi» e dal giudizio sul fondo americano. «Da tifoso milanista sono lieto di avere Paolo Scaroni come presidente, una bellissima persona e una bellissima figura. Le dichiarazioni di Leonardo e Maldini poi sono tranquillizzanti e di questo noi non possiamo che essere felici. Sarebbe stato bello se ci fosse stato il passaggio diretto da Fininvest a Elliott ma a questo punto meno male che è andata così altrimenti il fondo non si sarebbe avvicinato al Milan», la chiusura del cerchio. La battuta finale è dedicata ai due campioni avvicinati di recente alle cronache di Milan e Monza. «Ibra? Mi piacerebbe rivedere i campioni in rossonero.

Kakà? Abbiamo pensato a lui per il Monza, non si è concluso l'affare per la sua voglia di stare vicino alla famiglia», le risposte di Paolo Berlusconi.

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