Russia 2018

Il Mondiale dopo le grandi capovolge anche i numeri dei rigori

I portieri diventano protagonisti: quanti tiri dal dischetto parati, invertita la statistica

Il Mondiale dopo le grandi capovolge anche i numeri dei rigori

E arrivò anche il momento dei portieri. Esaltati da quella che viene considerata una sorta di esecuzione: il calcio di rigore. Ma questo Mondiale che sta ribaltando i valori acquisiti in ventuno edizioni, ribalta anche le statistiche. Solo nel 18 per cento dei casi viene parato un tiro dal dischetto. Lo dicono i numeri, ma non valgono in Russia. Che non fosse aria per i rigoristi lo si era capito subito: Messi respinto dall'islandese Halldorsson. Poi la certezza è arrivata quando l'iraniano Beiranvand ha ipnotizzato Cristiano Ronaldo. E le prime due sfide a eliminazione diretta finite alla lotteria hanno confermato che è meglio stare alla larga dal dischetto.

Altro che «Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore...». De Gregori non è sicuramente nelle playlist dei giocatori al Mondiale. Chiedere al croato Modric, considerato uno specialista: aveva sbagliato dieci anni fa all'Europeo contro la Turchia, si è salvato in Russia dopo l'errore nei supplementari contro la Danimarca, segnando quello della lotteria finale. Nella infinita querelle tra parato o sbagliato, meglio non chiedere a Kasper Schmeichel che è uno spauracchio per gli avversari: ne ha respinti tre alla Croazia, ma non è bastato. Suo papà Peter ha postato una foto ai tempi del Manchester United: numero uno per entrambi e venti e passa anni dopo la sensazione che la strada indicata all'erede fosse proprio quella giusta. Il gigante Subasic è solo l'antagonista che non rovina l'impresa. Altro pararigori che si riscatta dopo le papere. Come Akinfeev che spinge la Russia ai quarti. La Spagna non aveva fatto conto con la statistica: la nazionale di casa che arriva ai rigori, vince sempre. Dal '98 a oggi: Francia (contro l'Italia); Corea del Sud; Germania; Brasile.

Tra papere e svarioni, lo strano torneo dei portieri: sperare in un rigore per diventare protagonisti.

Il mondo è proprio capovolto in Russia.

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