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Nainggolan furia sull'Inter. E la Roma resta lontana

Due siluri del belga gelano San Siro: i giallorossi soli dietro la Juve. Icardi non basta, addio sogni Champions

Nainggolan furia sull'Inter. E la Roma resta lontana

Un doppio destro di Nainggolan stende l'Inter che deve rimettere nel cassetto i sogni Champions. Il centrocampista belga si consacra definitivamente a San Siro pescando dal cilindro due tiri dalla distanza di rara bellezza. Neanche la presenza del talismano nerazzurro, il proprietario Zhang Jindong, ferma Nainggolan che porta a cinque il conto dei gol segnati all'Inter, sua vittima preferita. La Roma diventa a questo punto l'unica anti-Juve, ruolo esaltato da una prova di forza a Milano. Mentre i nerazzurri incassano il sorpasso dell'Atalanta e della Lazio, scivolano al sesto posto e vedono alle spalle tornare minaccioso il Milan. Parlare di Champions adesso sarebbe fuori luogo anche se il terzo posto è comunque a sei lunghezze e con dodici partite è ancora tutto da giocare.

Però l'Inter spreca una grande occasione perché non paga il rischiatutto di Pioli che conferma la difesa a tre, ma rinuncia ai terzini piazzando Candreva e Perisic a fare la fascia. In più c'è Brozovic con Joao Mario alle spalle di Icardi. Sulla carta i nerazzurri hanno la superiorità numerica a centrocampo anche perché Spalletti, al contrario del collega, appare prudente con un 5-3-2 e Juan Jesus esterno basso sinistro. Sul campo invece accade l'esatto contrario perché il quadrilatero dell'Inter balla in mezzo al triangolo giallorosso De Rossi-Strootman-Nainggolan. C'è un miss-match che emerge dopo dodici minuti. Pioli ha messo sulle tracce di Nainggolan la rivelazione della stagione Gagliardini che non ha passo per reggere l'urto del belga che piazza un destro a giro potente da cineteca. Prodezza che spacca l'equilibrio. Non paga l'azzardo di Pioli, i suoi non trovano le distanze anche se subito dopo lo svantaggio Joao Mario avrebbe la palla dell'1-1 ma Manolas s'immola. Dominio Roma con Spalletti che gioca praticamente dieci uno contro uno, probabilmente sapendo che i suoi sono favoriti in tutti i duelli. Emerge anche una condizione fisica a favore della Roma, ma resta comunque il fatto che l'Inter si sia complicata la vita con le scelte iniziali di Pioli: rinunciare a un esterno difensivo è un lusso che non ci si può permettere. Così Handanovic è decisivo in avvio su Salah e poi su Dzeko, mentre Szczesny blinda il vantaggio su Brozovic, primo tiro in porta nerazzurro al 45'.

Nella ripresa l'Inter ci prova subito con Candreva ma soprattutto Perisic, deviazione salvifica di Bruno Peres. La prima mossa di Pioli per rimediare è Eder per Brozovic, al rientro dopo la frattura al dito del piede contro la Juve e vistosamente non al meglio. Ma l'Inter non fa in tempo a passare al 3-4-1-2 dopo aver abbandonato al suo destino Icardi per oltre un tempo, che Nainggolan la castiga per la seconda volta. Il belga si libera del maltrattato Gagliardini con astuzia, forse anche un fallo, poi va a concludere il contropiede con un altro destro capolavoro. L'Inter a quel punto va solo di nervi, gli manca un rigore (calcione di Strootman a Eder), prima che Pioli tenti la carta della disperazione, Gabigol per Candreva. Inter ultra offensiva, ma alla prima azione il brasiliano tampona Tagliavento. Roma in totale controllo. Icardi riapre la partita per un attimo a dieci dalla fine, ma Perotti la richiude trasformando il rigore causato da un'entrata di Medel su Dzeko. La Roma vince meritatamente e fa preoccupare la Juve, l'Inter può solo aggrapparsi a un torto arbitrale. Finisce a nervi tesi in campo dopo le scaramucce fuori nel pre-gara.

All'andata la sconfitta di Roma fu il viatico per l'esonero di De Boer, quella di ieri non inciderà ma potrà pesare sul futuro di Pioli che non è strettamente legato, ma quasi, all'Inter in Champions.

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