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Il Napoli camaleonte confonde i rivali

Ancelotti ha già fatto giocare 22 giocatori e in attacco passa dai «piccoletti» alle due torri

Il Napoli camaleonte confonde i rivali

«La vittoria di Lecce è figlia del turn-over» ha detto Ancelotti dopo i tre punti conquistati domenica. Probabilmente è questo il dolce mistero del Napoli, squadra che non ha rivoluzionato il proprio telaio, piuttosto l'ha rinforzato, anzi l'ha allargato. Intervenendo sulla lacuna più evidente che aveva creato danni nelle ultime stagioni: la panchina corta. Che adesso è diventata la panchina lunga. Il giusto mix tra vecchio e nuovo ha dato alla luce il segreto di Pulcinella, svelato da Insigne: «Giochiamo tutti e per il mister ognuno di noi è importante».

Statistiche, idee di gioco e minutaggio alla mano danno una perfetta idea di quanto sia diventato camaleontico il Napoli. Cambiare di continuo schemi e uomini sta mandando in tilt gli avversari, oltre a garantire punti e imprevedibilità alla squadra. Il turn-over fa la differenza in ogni competizione e Carletto lo sfrutta al meglio: sono stati impiegati ventidue calciatori, solo Koulibaly e Fabian Ruiz sono rimasti in campo per tutti i 450 minuti, in cinque hanno superato la soglia dei 300 minuti, con il capolavoro di Lecce a fare da manifesto: Ancelotti nel Salento ne ha cambiati otto rispetto alla vittoria contro il Liverpool.

L'affidabilità dei singoli e il loro eclettismo garantiscono il resto della differenza e questo è il bello: per quanto l'allenatore si sforzi di intonare a memoria il ritornello del 4-4-2, il Napoli ha tante alternative nel proprio arsenale. È vero, in fase di non possesso palla, si affida al più classico ed equilibrato degli schemi ma quando va all'attacco cambia continuamente pelle. Ha sperimentato il 4-2-3-1 con Allan e Zielinski davanti alla difesa, ha rispolverato in alcuni momenti il 4-3-3 di sarriana memoria, ha rischiato portando a casa risultato e gol con il 4-2-4.

Dalla cintola in su gli azzurri fanno paura, se prima c'era l'imbarazzo della scelta sulla seconda punta da affiancare alla prima, adesso Ancelotti s'è inventato pure il doppio centravanti, anzi come li chiama lui i due pennelloni.

Difficile però che stasera rivedremo ancora insieme Llorente e Milik, dovrebbero rifiatare Ruiz e Koulibaly, spazio a Mertens, Allan e Di Lorenzo. Altra partita altro turn-over, fin quando funziona

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