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Napoli conquista il fortino Parma e torna l'anti Juve

Gli emiliani perdono l'imbattibilità in casa dopo 10 mesi. De Sanctis su Marotta: "Vergogna, ma per il post gara..."

Napoli conquista il fortino Parma  e torna l'anti Juve

L'acchiappa sogni è sempre lui, il Matador. Anche in una giornata che sembra storta, Cavani può sbagliare una volta, forse due ma non la terza, quando manda al tappeto il grintoso e meritevole Parma - che sul proprio campo non perdeva da oltre 10 mesi e 16 partite - a un passo dal gong. È il 27° centro in 26 partite in una serie che pare non finire mai. «Tutta la squadra è strutturata per mettere Edinson in condizione di far gol», sottolinea Mazzarri che gongola per l'ennesimo segnale positivo del suo gruppo. Il passo falso della Lazio e il mezzo stop della Juventus erano un'opportunità unica e gli azzurri dovevano sfruttarla. Così è stato.
Il Napoli si riprende così il ruolo di anti-Juve, che appena due settimane fa al Tardini si fermò sul pareggio: lo dice la classifica (si torna a -3 dalla squadra di Conte); lo dicono le cifre che indicano in Cavani e Hamsik - suo il primo gol ieri - la coppia più prolifica della serie A (26 reti in due) ma anche il +15 in classifica rispetto all'anno scorso («siamo più maturi e più forti, la rosa è stata migliorata, abbiamo più soluzioni», così il tecnico); lo dice lo spessore di un gruppo che sbanca un campo difficile, soffrendo contro un signor avversario, sprecando più volte il 2-0 e trovando la capacità di tornare avanti dopo l'1-1 emiliano realizzato da Sansone con l'involontaria complicità del rientrante Cannavaro. «Avevamo il sole contro e nei primi dieci minuti sembravamo ubriachi: in quel momento ho pensato al peggio... Dobbiamo sempre stare sulla corda anche se in questa fase della stagione siamo avvantaggiati dal fatto di giocare una volta alla settimana e possiamo dosare meglio le energie», rivela Mazzarri.
La sfida diretta al San Paolo dista ancora 32 giorni, ma è già cominciata quella a distanza. Gli sfoghi di Conte e quello più a freddo di Marotta contro l'arbitro Guida hanno fatto fischiare le orecchie ai napoletani. Riaprendo quella ferita, mai rimarginata, della Supercoppa di agosto a Pechino. «Io stesso condannai allora il comportamento della mia squadra nel non presentarsi alla premiazione, le istituzioni sportive si dimostrarono attente in quella circostanza, ora con grande onestà intellettuale spero facciano altrettanto - getta benzina sul fuoco il portiere del Napoli De Sanctis -. Per una grande squadra come la Juve andare sotto pressione non credo sia un problema, anche se quello che è successo sabato mi fa pensare il contrario. Ho sentito pronunciare la parola vergogna, più appropriata per tutto quello che è successo dopo il 94' e non per l'operato dell'arbitro».
Mazzarri non entra direttamente nella disputa: «Dopo Pechino dissi la mia e poi che non avrei più parlato di certi episodi ma solo di calcio. A fine stagione, dopo 33 anni di carriera, è possibile che dirò tutto, per ora non vado dietro certe situazioni. Alla Juve per ora non penso, sabato c'è il Catania e dovrò fare i conti con le squalifiche di Campagnaro e Britos». Il count-down è iniziato.


Marcatori: 20' pt Hamsik, 29' st N.Sansone, 40' st Cavani.
Parma: Mirante 7; Rosi 5,5 (25' st Amauri 6,5), Paletta 5, Santacroce sv (28' pt Lucarelli 6), Gobbi 6; Marchionni 6, Valdes 5, Parolo 6; Biabiany 6, Belfodil 5, N.Sansone 6.5 (33' st Benalouane sv). All. Donadoni 6,5.
Napoli:
De Sanctis 7; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Britos 6; Mesto 5,5 (33' st Armero sv), Dzemaili 6,5, Inler 5,5 (18' st Donadel 6), Zuniga 6; Hamsik 7; Pandev 6,5 (21' st Insigne 6,5), Cavani 6,5. All. Mazzarri 6,5.
Arbitro:Rocchi 5,5. Ammoniti: Santacroce, Paletta, Marchionni, Britos, Campagnaro. Lucarelli, Hamsik, Valdes. Spettatori: 16.087, incasso 240.

481 euro.

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