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Napoli-Juventus, Oliva: "Giocheremo 11 contro 14". Tardelli gli risponde piccato

Marco Tardelli ha risposto per le rime a Patrizio Oliva che aveva provocato sulla terna arbitrale parlando della sfida Napoli-Juventus: "La tua dichiarazione mi ha lasciato perplesso, di stucco: non ho replicato proprio per non fomentare una polemica che avrebbe lasciato strascichi spiacevoli"

Napoli-Juventus, Oliva: "Giocheremo 11 contro 14". Tardelli gli risponde piccato

Domenica sera allo stadio San Paolo di Napoli andrà in scena il big match tra la squadra di Carlo Ancelotti e la Juventus di Massimiliano Allegri che potrebbe già decidere, quasi definitivamente, le sorti del campionato in caso di vittoria dei bianconeri. Durante la Domenica Sportiva, però, un tifoso vip del Napoli l'ex pugile Patrizio Oliva, ha rilasciato delle dichiarazioni che hanno scaldato gli animi dei tifosi bianconeri e non solo. "Napoli-Juve? Sicuramente ci proveremo, anche se sarà dura giocando in 11 contro 14".

Marco Tardelli, ex centrocampista della Juventus e legato ai colori bianconeri, ai microfoni della Stampa ha prima fatto i complimenti ad Oliva per la sua carriera: "Caro Patrizio, ti ho sempre ammirato per la tua professionalità e il tuo attaccamento allo sport. Per tutto quello che hai fatto per un mondo che noi sportivi riteniamo sacro e dovremmo cercare di mantenere intatto. Hai lottato sul ring con onestà e passione. Tutti noi abbiamo applaudito le tue imprese su quel quadrato dove riuscivi a esprimere tutta la tua forza, la tua intelligenza agonistica, vincendo non perché gli arbitri erano con te ma perché tu eri il migliore".

L'ex campione del mondo nel 1982 ha poi attaccato Oliva in maniera elegante e garbata: "Ed è per questo motivo che domenica sera alla Ds non ho risposto alla tua provocazione quando hai dichiarato. La tua dichiarazione mi ha lasciato perplesso, di stucco: non ho replicato proprio per non fomentare una polemica che avrebbe lasciato strascichi spiacevoli, creando tensioni delle quali il calcio deve fare a meno. Credo che quando il Napoli di Maradona vinse il campionato, fu per merito del grande campione argentino e non certo per un aiuto arbitrale. Pensaci: quello che hai dichiarato è offensivo per tutti, arbitri, giocatori, sport italiano e tifosi. Sai benissimo che dietro a una partita di calcio, così come a un incontro di pugilato, ci sono mesi di preparazione, sacrifici e rinunce. Ridurre tutto questo a una pura e semplice mala gestione arbitrale mi sembra insensato, superficiale e irrispettoso verso sportivi che credono di ottenere risultati per le loro qualità".

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