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Il Napoli paga il turnover ritardato di Sarri

Il Napoli è vivo e vegeto, al punto da tramortire il Bologna, dimenticarsi per una sera di Higuain e riscattare la sconfitta con l'Inter

Il Napoli paga il turnover ritardato di Sarri

A ltro che bollito. Il Napoli è vivo e vegeto, al punto da tramortire il Bologna, dimenticarsi per una sera di Higuain e riscattare la sconfitta con l'Inter. Direte che non si tratta d'una impresa per la pochezza dei rossoblù, sconfitti per 5 volte nelle ultime 6 giornate e senza vittorie da ben 9 turni. Ma va sottolineato come siano stati i panchinari (Gabbiadini, Mertens e Lopez) a firmare la goleada e ottenere i voti migliori. Solo un caso? O Sarri ha sbagliato, anche di brutto, privilegiando i soliti noti e lasciando le riserve a un destino ingrato? Per di più schierando la squadra in un modo e solo in quello? Questo ha fatto il tecnico toscano ponendosi agli antipodi del "connazionale" Allegri, che ha alternato una ventina di giocatori e cambiato schema a piè sospinto.

In quasi tutti gli altri club, Gabbiadini e Mertens sarebbero titolari. L'italiano, bergamasco di Calcinate, 24 anni compiuti a novembre, farebbe comodo anche a Conte per la capacità di giocare in tutti i ruoli dell'attacco: centravanti, seconda punta, esterno. In questa stagione ha segnato 9 gol in 973 minuti con una media inferiore solo a quella di Higuain: lui una rete ogni 108 minuti, l'argentino ogni 87'. Ma c'è un altro dato che fa riflettere: nelle 13 partite da titolare, ha firmato 10 reti e 3 assist. E allora come si può considerarlo solo una riserva di Higuain? Il belga, 29 anni il 6 maggio, piace a tantissimi allenatori perché segna e fa segnare, allunga la squadra e crea superiorità numerica. Sousa farebbe carte false per averlo a Firenze, a suo tempo ne aveva parlato come dell'alternativa ideale alla partenza di Salah. L'altra sera s'è portato a casa il pallone realizzando una tripletta in mezz'ora. Varrebbe anche la pena di spendere una parola su Lopez, passato da titolarissimo di Benitez a scartina di Sarri.

Si ha l'impressione, se non la certezza, che il tecnico partenopeo abbia sottovalutato il valore di alcuni suoi giocatori (mettiamoci anche Valdifiori, El Kaddouri, Strinic) limitando al massimo il turn-over e giocando sempre con l'ormai prevedibile 4-3-3. Possibile che Gabbiadini non possa far coppia con Higuain? E che Mertens sia solo una alternativa a Callejon e Insigne? E ancora. Il Napoli s'è allontanato dalla vetta perché in trasferta va a due cilindri (4 sconfitte nelle ultime 6 uscite), non perché Higuain è stato squalificato. Quanto è difficile riconoscere le proprie debolezze.

Quanto è facile invece nascondersi dietro i soliti sospetti.

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