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Nessun colpo finale, è solo corsa al risparmio

A parte Eder e Perotti, un mese con poche trattative e tante cessioni all'estero

Prestiti come il pane, Ferrero rivoluziona la Samp, Denis, Guarin, Moralez, Gervinho, Rossi e Paloschi lasciano la serie A, zero soldi, zero botti. Nessuna rivoluzione a dicembre, Eder all'Inter, El Shaarawy e Perotti alla Roma, Grassi al Napoli, Immobile al Torino, Cerci al Genoa, Quagliarella alla Samp, Borriello all'Atalanta. Tredici milioni per Gervinho, 15 per Maxi Lopez, 12 per Guarin, 10 per Paloschi, l'Inter si è liberata di un buon numero di ingaggi che pesavano forte sul bilancio, più che una campagna di rafforzamento è sembrata una corsa al risparmio. Ci siamo lasciati scappare il solito giovane di prospettiva, l'Empoli ha ceduto allo Stoccarda il difensore centrale Federico Barba, classe '93 per 4 milioni di euro. Juventus e Napoli hanno lavorato per giugno e per il futuro. In bianconero a luglio arriva Mandragora, ma Sensi, Ganz e Lapadula sono nei radar di Marotta. De Laurentiis ha investito 10 milioni per Grassi, non gli è riuscito il colpo Tonelli, però ha sfoltito i ranghi con le partenze di Zuniga, Henrique e De Guzman. Lui e la Juve non avevano esigenze particolari, meglio toccare il meno possibile due organici che filano come il vento. Paulo Sousa ha visto partire Suarez e Pepito Rossi, gli è arrivato Mauro Zarate che a 28 anni ci riprova dopo i flop con Lazio, Inter, Velez, West Ham e Qpr. L'argentino Banega del Siviglia a luglio vestirà nerazzurro a costo zero in quanto in scadenza di contratto.

Il Milan si è liberato di Cerci, Suso, De Jong, Nocerino, è tornato Boateng, a Torino Immobile.CDC

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