Niente sciopero dei calciatori La lega: «La B partirà venerdì»

Marcello Di Dio

Roma Niente sciopero, permane lo stato di agitazione in attesa di eventi. Che difficilmente, però, potranno accadere. Oltre due ore di dibattito in un hotel vicino alla stazione Termini di Roma sulla decisione di Figc e Lega di B di procedere al blocco dei ripescaggi e far partire la serie cadetta con 19 squadre. I calciatori che rappresentavano molte società di B e quelle di C dirette interessate ai mancati ripescaggi hanno trovato una sintesi comune.

«Il timore è che si crei un precedente pericoloso anche per le altre categorie - così il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi (nella foto) -, perché basterà un contenzioso per rischiare di ritrovarsi con meno squadre iscritte. Riteniamo opportuno che vengano rinviate le prime due giornate per aspettare il pronunciamento del Collegio di Garanzia (previsto per il 7 settembre, ndr), intanto faremo altri approfondimenti con la categoria». Tommasi è pronto a denunciare le società per comportamento antisindacale: più di qualche club, infatti, avrebbe chiesto ai capitani di firmare un impegno scritto - una lettera da spedire all'Aic - a non scioperare. «Un comportamento gravissimo che evidenzia le pressioni che hanno subìto i calciatori, non mi era mai capitato...».

Proseguiranno i contatti anche con il presidente della Lega di B Balata, che ieri ha però ha ribadito che il campionato partirà regolarmente venerdì con l'anticipo Brescia-Perugia: «Siamo arrivati al 13 agosto con 19 squadre regolarmente iscritte e dovevamo far seguito ai diritti di queste squadre. Rispetto le posizioni dell'Aic, ho chiesto loro di perseguire quelle istanze di rinnovamento che stiamo cercando di portare avanti». «Uno sciopero in B mi sembrerebbe un po' strano vista la compattezza di tutte le 19 squadre a chiedermi di non fare ripescaggi. Il diritto allo sciopero è un diritto sancito, ma non credo che questo farebbe il bene del calcio», così il commissario Figc Fabbricini.