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Non diffamò Facchetti: Moggi assolto

Assolto perchè il fatto non costituisce reato. Il giudice Oscar Magi del Tribunale di Milano ha assolto l'ex direttore sportivo della Juventus Luciano Moggi dall'accusa di diffamazione nei confronti dell'ex presidente dell'Inter Giacinto Faccetti. Nel corso della trasmissione «Notti Magiche», andata in onda sul canale Sportitalia il 25 ottobre del 2010, Moggi - parlando con il giocatore dell'Inter Javier Zanetti - aveva fatto riferimento alle «telefonate del tuo ex presidente» sulle «griglie e le richiesta ad un arbitro di vincere la partita di coppa italia con il Cagliari. Il giudice ha, però, respinto la richiesta del pm Elio Ramondini che aveva chiesto una condanna al pagamento di 10mila euro.

«Finalmente ho avuto giustizia» ha commentato Moggi, assente dall'aula perchè, come spiegato dal legale, «ha preferito andarsene al mare». «Non ho mai chiesto a nessuno di farmi vincere una partita - ha proseguito Moggi - e non mi sono mai difeso dicendo che così facevano tutti. Probabilmente il calcio italiano sarebbe andato in maniera diversa, visto che finchè c'eravamo noi si vincevano i campionati del Mondo».

Per l'avvocato «Moggi avrebbe riferito un fatto vero in modo oggettivo». «Quando ha rilasciato quelle dichiarazioni sui rapporti tra Facchetti e gli arbitri - aveva spiegato il legale nell'arringa - era a conoscenza delle intercettazioni del processo di Napoli e quindi le sue affermazioni erano vere, come dimostrano le telefonate». Per la difesa, dunque, alcune telefonate emerse dal processo Calciopoli hanno dimostrato che «Facchetti ha proposto al designatore degli arbitri Bergamo di fare un imbroglio su una griglia arbitrale e questa telefonata i carabinieri l'avevano classificata come rilevante».

Per la difesa anche l'allora procuratore federale Palazzi nel chiedere l'archiviazione per l'Inter aveva parlato nella relazione della «frequenza di contatti tra Facchetti e gli arbitri» e del suo «intervento diretto sugli stessi» con una «interferenza illecita» anche «10 minuti prima del match».

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