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"Non gioco abbastanza": il presidente esonera l'allenatore

Il presidente della Melarese (terza categoria): "Tiro fuori io i soldi per salvare la squadra. Se mi convoca devo giocare almeno un tempo"

"Non gioco abbastanza": il presidente esonera l'allenatore

Vi immaginate Angelo Moratti che licenzia Helenio Herrera perché non lo fa giocare, o Gianni Agnelli che licenzia Trapattoni furibondo per i pochi minuti giocati? Sembra fantascienza (o per meglio dire fantacalcio), eppure un allenatore esonerato perché non fa giocare abbastanza il proprio presidente c'è.

Succede alla Melarese, squadra toscana di terza categoria, dove il dirigente Vincenzo Galluccio ha sollevato dall'incarico di allenatore il tecnico Alberto Pioppo, reo di schierarlo in campo troppo di rado: "Avevo un accordo con il mister che mister non è perché non ha il patentino e va in panchina come accompagnatore - spiega a La Nazione il dirigente furibondo - Se mi convoca mi deve almeno far giocare un tempo altrimenti io vado via con la mia famiglia il sabato o la domenica."

"Nel derby col Bonascola non mi ha fatto giocare neppure un minuto e allora cosa devo fare? - prosegue Galluccio - Tirare fuori solo i soldi per mandare avanti la Melarese? Io l’ho salvata quest’anno."

Dal canto suo, mister Pioppo rivendica i buoni risultati conseguiti sul campo e ricorda a tutti che sulla formazione "decide l'allenatore". Una linea dura, forse troppo.

Di sicuro abbastanza intransigente da essergli costata la panchina.

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