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Di Fra non si accontenta: «Ora chiudiamo il discorso»

La Roma con l'Atletico ha la prima chance di qualificarsi Il tecnico non vuole pause: «Dobbiamo passare da primi»

Di Fra non si accontenta: «Ora chiudiamo il discorso»

Dodici vittorie, due pareggi e due sconfitte. È il ruolino stagionale della Roma e già basterebbe come biglietto da visita, ma chi ha visto tutte le partite dei giallorossi sa che solo in due o tre occasioni sono stati messi sotto dall'avversario: nella mezzora finale con l'Inter (ma prima erano andati in vantaggio e avevano preso tre pali), nel primo tempo col Napoli e per tutta la partita d'andata contro l'Atletico Madrid. Era la partita d'esordio in Champions e nessuno avrebbe immaginato che due mesi dopo la Roma si sarebbe presentata al Wanda Metropolitano in testa al girone e che per i «colchoneros» sarebbe stata l'ultima spiaggia, con in tasca appena due punti frutto di altrettanti pareggi col Qarabag.

Stasera Eusebio Di Francesco avrà due vantaggi non da poco: potrà giocare per due risultati su tre, sapendo che anche in caso di sconfitta avrebbe un secondo matchpoint da giocare all'Olimpico contro gli azeri il prossimo 5 dicembre, e scenderà in campo conoscendo il risultato di Qarabag-Chelsea che si sfideranno alle 18 italiane. Ma a chi gli ha chiesto se, vista la situazione favorevole nel girone, intendesse gestire le forze dando la precedenza alla partita di domenica col Genoa, il tecnico ha risposto in modo chiarissimo: «In questo momento non ci penso - ha detto - vogliamo passare il turno e possibilmente farlo da primi in classifica. Per questo sceglierò i giocatori più idonei».

Fortunatamente può pescare in una rosa che gli offre alternative in parecchi ruoli. Non è stato convocato Florenzi, che rifiaterà per recuperare da un'infiammazione al ginocchio e da un affaticamento (al suo posto Bruno Peres) e dovranno fare gli straordinari Kolarov e Dzeko che in attesa del rientro di Emerson Palmieri e Schick sono insostituibili, ma rispetto al derby le novità dovrebbero essere almeno cinque. Juan Jesus al posto di Fazio, Gonalons e Pellegrini al posto di De Rossi e Nainggolan (anche se «Radja è stato convocato e quindi è disponibile») e uno tra Gerson e Defrel al posto di El Shaarawy col brasiliano favorito.

«Siamo carichi - ha assicurato Di Francesco allontanando l'idea di un possibile appagamento da derby - mi aspetto un Atletico aggressivo fin dall'inizio ma noi dovremo ribattere colpo su colpo cercando di stare il più possibile nella loro metà campo con la consapevolezza che stiamo crescendo tanto. Mi fa piacere essere riuscito a conquistare la piazza ma non era quello il mio obiettivo, io ho sempre cercato di conquistare i miei giocatori. E non mi accontento, a Roma ci si accontenta sempre troppo e non è quello che io voglio».

Allo spauracchio Griezmann, che non segna da otto partite, la Roma risponderà cercando di sfruttare il momento magico di Diego Perotti, che invece di reti ne ha segnate ben quattro nelle ultime cinque partite. «Il gol è una cosa che mi è sempre mancata in carriera - ha detto l'argentino - ma la cosa importante è che quest'anno gioco in maniera più completa, più dentro il campo e più vicino alla punta. Restare a Roma per sempre? Qui mi hanno fatto sentire importante da subito e il rinnovo sarebbe un premio».

Prima però c'è da vincere, e stasera c'è già l'occasione per portare a casa il primo grande risultato della stagione.

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