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Notte col verde di rigore. E l'Italia di Mancini adesso è già all'Europeo

Il penalty di Jorginho la sblocca, poi Bernardeschi Per la prima volta qualificati tre gare in anticipo

Notte col verde di rigore. E l'Italia di Mancini adesso è già all'Europeo

Un rigore, gentile regalo dell'improvvido centrocampista greco Bouchalakis, trasformato da Jorginho e il tiro dal limite di Bernardeschi sono il lasciapassare per Euro 2020. Conquistare la qualificazione nello stadio (l'Olimpico di Roma) dove fra otto mesi apriremo la kermesse continentale rappresenta la ciliegina sulla torta di un girone condotto sempre al massimo e senza lasciare nulla agli avversari. Tagliare il traguardo non entusiasmando per un'ora e facendo un piccolissimo passo indietro rispetto al recente passato è una concessione che possiamo fare a una Nazionale che per la prima volta stacca il biglietto per l'Europa con tre turni di anticipo.

A darci una mano era già stata la Bosnia che aveva travolto con un poker (due gol dello juventino Pjanic) la Finlandia. Poi la vittoria, meritata per quanto visto nell'ultima mezz'ora, su una Grecia per nulla squadra materasso come lasciava presagire il clamoroso pari con il Liechtenstein ma anche il lento processo di ringiovanimento avviato dal ct Van't Schip. Raggiungere il primo obiettivo con così largo anticipo era uno dei punti fermi di Roberto Mancini e non certamente solo per la rinuncia della Figc a quella clausola compromissoria (meglio cautelarsi dopo la sciagurata era Ventura) posta nel contratto del ct, ovvero la fine del rapporto in caso di mancata qualificazione agli europei.

Il successo (ottavo di fila, Mancini a Vaduz martedì prossimo può eguagliare la serie di Pozzo di 82 anni fa) dà il via alla fase due dell'era Mancini in azzurro: ultimi test, a cominciare probabilmente da Tonali in Liechtenstein, per cercare qualche risorsa e completare la lista dei 23, la rincorsa nel ranking a caccia di un posto al sole - leggi testa di serie - nel sorteggio dei gironi verso il Mondiale in Qatar fra tre anni. E poi, probabilmente a novembre, le gare di addio all'azzurro di Gigi Buffon e, infortunio permettendo, di Daniele De Rossi.

La maglia verde, simbolo del rinascimento, e i 56mila dell'Olimpico non bastano a caricare la nostra Nazionale. Fino a quando la zuccata di Immobile non impegna Paschalakis agli albori della ripresa, non riusciamo a inquadrare la porta ellenica. Anzi Donnarumma deve mettere la manona per sventare la conclusione di Koulouris. Jorginho e Verratti vengono a lungo schermati dalla Grecia, attenta, con linee strette e un buon pressing.

La manovra degli azzurri, che perdono Chiesa per infortunio quasi alla fine del primo tempo, è lenta e prevedibile, ma il rigore conquistato sul tiro di Insigne ha l'effetto di sbloccare l'Italia. Che complice il calo dei greci prende in mano la sfida e la chiude con il tiro di Bernardeschi sporcato da Giannoulis. Il 2-0 ci manda a Euro 2020, la prima sfida di Mancini è vinta.

Ora però attendiamo test più probanti per capire il valore dei nostri giovani.

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