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Alle Olimpiadi gareggerà anche la nazionale dei rifugiati

Il Team di atleti rifugiati che gareggerà alle Olimpiade di Rio (Brasile) sotto la bandiera olimpica sarà composto da dieci atleti: cinque dal Sudan del Sud, due da Siria e Congo, uno dall’Etiopia

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Alle prossime Olimpiadi gareggeranno, in Brasile, circa 10.500 atleti provenienti da 204 Paesi del mondo. Tra loro ci sarà anche un team speciale, quello degli atleti rifugiati: gareggeranno sotto la bandiera olimpica. In tutto si tratta di dieci persone. Ad annunciarlo è stato il presidente del Cio Thomas Bach. "In squadra ci saranno cinque atleti provenienti dal Sudan del Sud, due dalla Siria, due dal Congo e uno dall’Etiopia". Parteciperanno a gare di atletica, nuoto e judo.

Come tutte le altre nazionali

Il nome della rappresentativa è Refugee Olympic Athlets (Roa). Il Cio assicura che sarà trattata come tutte le altre nazionali. I suoi atleti alloggeranno nel villaggio olimpico e parteciperanno alla cerimonia di apertura dei Giochi. Bandiera olimpica (sfondo bianco con cinque cerchi), inno olimpico per eventuali cerimonie di consegna di medaglia ad uno dei suoi atleti. Nella cermonia di apertura la rappresentativa dei rifugiati sfilerà prima dei padroni di casa del Brasile.

Ma chi pagherà le spese? Un fondo di solidarietà denominato "Olympic Solidarity", che ha fornito assistenza anche a tutti gli atleti rifugiati che abbiano voluto provare a qualificarsi per i Giochi: in tutto i candidati in corsa per un posto nel "team dei rifugiati" erano 43.

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