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Ora il Cesena fa dietrofront: la fronda anti Tav si sgretola

La sfida all’ok Corral andrà in scena domani all’hotel Hilton di Fiumicino. Nonostante il killeraggio mediatico, Tavecchio non perde colpi

Carlo Tavecchio
Carlo Tavecchio

Ancora poche ore, poi si scioglierà il nodo sul nuovo presidente della Federcalcio. La sfida all’ok Corral andrà in scena domani all’hotel Hilton di Fiumicino. Prima convocazione alle 11.30, seconda alle 12. E potrebbe andare avanti per tutta la giornata, fino a notte fonda, se fosse necessario il ballottaggio che scatta quando tutti i quorum necessari per l’elezione del presidente della Figc non sono raggiunti. Carlo Tavecchio, Demetrio Albertini o commissario del Coni: queste, al momento, sono le tre opzioni di fronte alle quali si trova il calcio italiano. Nelle ultime ore, però, la fronda anti Tavecchio sembra sgretolarsi: l'Atalanta ha confermato il proprio appoggio, il Cesena ha fatto un passo indietro ed è tornato tra le società favorevoli all'elezione del presidente della Lega Nazionale Dilettanti e il Verona ha sciolto le riserve a favore di Tavecchio.

Il 71enne presidente della Lega nazionale dilettanti e vicepresidente vicario della Figc è il candidato favorito alla presidenza federale sostenuto dalle Leghe. Il 27 luglio ha presentato un programma di diciassette pagine, suddiviso in undici punti. Dall'organizzazione federale alla lotta contro la violenza, dai centri di formazione federale al settore giovanile e scolastico. E ancora: nuove risorse economiche, comunicazione, Club Italia, grandi eventi, legislazione e rapporti con il governo e con il Coni, riforma dei campionati e delle regole. Il dabittito sul futuro della Federcalcio, però, non è stato fatto sui temi ma sulla gaffe di Tavecchio. "L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare - aveva detto - noi invece diciamo che 'Opti Poba' è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così". Da quel momento è stato vittima di un vero e proprio killeraggio mediatico ad opera di persone con fini che nulla hanno a che fare col calcio. Nelle ultime, ore, però, la fronda sembra sgretolarsi.

Il Cesena ha fatto retromarcia. Domani darà il proprio voto a Tavecchio. In una nota il club romagnolo, tra i nove di Serie A ad aver sottoscritto tre giorni fa il comunicato in cui si chiedeva il ritiro della candidatura, spiega che "constatata l'indisponibilità" da parte di Albertini e Tavecchio a ritirarsi, procederà a votare seguendo "la decisione presa a larga maggioranza nell'ultima Assemblea di Lega Serie A". In quell'occasione l'Assemblea aveva infatti sostenuto a Tavecchio con 18 voti a favore su venti. La società romagnola auspica pertanto che "il nuovo progetto di rinnovamento del calcio italiano avvenga secondo le linee guida tracciate congiuntamente dai presidenti Agnelli e Lotito". La nota diramata dal Cesena segue quella dell'Atalanta che conferma il proprio sostegno alla candidatura di Tavecchio. Dello stesso parere anche il Verona.

"La nostra posizione è conforme al voto di programma espresso nell'assemblea di Lega di serie A del 24 luglio scorso - chiarisce all'Ansa l'Hellas - valori di tale programma sono fedeli ai principi da sempre espressi dalla nostra società".

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