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Ora è ufficiale: Ancelotti al Bayern per il grande slam

di Filippo Grassia«È un onore per me far parte dalla prossima stagione di un grande club come il Bayern Monaco. Quando ho saputo dell'interesse di questa società, non ho preso in considerazione altre proposte. A Guardiola e al Bayern auguro il meglio possibile nel prosieguo della stagione». Con questo messaggio, comparso sul sito del Bayern Monaco, Carlo Ancelotti ha salutato i tifosi bavaresi dopo l'annuncio del presidente Rummenigge sul passaggio di testimone fra i due grandi allenatori. L'accordo è stato raggiunto ai primi di dicembre dopo che Guardiola aveva annunciato al suo staff di non avere intenzione di prolungare il contratto. «Considero chiusa la mia esperienza nel calcio tedesco dopo aver permesso al Bayern di restare al vertice in tutte le competizioni e di piacere al pubblico per il suo gioco». A fine stagione si trasferirà al Manchester City dove prenderà il posto del cileno Pellegrini. Al conto della sua ultima avventura (2 scudetti, una Coppa nazionale, un mondiale per club e una Supercoppa Europea) manca la Champions che cercherà di conquistare nella finale di Milano. Juventus permettendo. Altrimenti ci penserà Carletto a colmare il vuoto, lui che ha già vinto la coppa dalle grandi orecchie per tre volte: nel 2003 e nel 2007 alla guida del Milan, nel 2014 sulla panchina del Real Madrid. Al suo livello solo Bob Paisley.Per Ancelotti non sarà facile ripetere i successi dei predecessori. Ecco perché un suo caro amico gli aveva consigliato di accettare la proposta del Manchester United: «Comunque vada, farai meglio di Van Gaal». Ma lui era già in parola con Kalle. E poi gli fa gola andare alla conquista della Germania dopo aver vinto tutto in Italia, Inghilterra, Francia e Spagna. Il Grande Slam del calcio è alla sua portata. Nessuno è mai arrivato a tanto, neanche Mourinho. Ora farà l'impossibile per imparare il tedesco: «Se c'è riuscito Trapattoni, posso farcela anch'io», ha detto scherzando Ancelotti che non dovrebbe avere problemi a esprimersi in uno spogliatoio dove l'inglese è di casa.

E quindi il tecnico di Reggiolo, dopo un anno sabbatico trascorso a Vancouver, la città di sua moglie Mariann, si ritroverà su quella panchina dove il Trap vinse uno scudetto e firmò un'era 18 anni fa.

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