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Italia-Croazia 5' di fuoco. Poi il pari piace troppo

Botta e risposta Candreva-Perisic. Qualità degli slavi e limiti degli azzurri. La papera di Buffon complica la serata. I teppisti croati bloccano la partita

Italia-Croazia 5' di fuoco. Poi il pari piace troppo

Milano - Petardi e fuochi d'artificio sul calcio. I croati non li hanno fatti in campo, ma dalle tribune. Squallida storia come tutte quelle nelle quali il pallone è solo ospite indesiderato. I bad Blue boys della Dinamo Zagabria hanno deciso di divertirsi così, forse annoiati da una partita che si stava avviando ad un pareggio. Interruzione breve nel primo tempo, dieci minuti nella ripresa per il loro carnevale. Pari fra Italia e Croazia che rispecchia la tradizione. San Siro non ti fa perdere, ma neppure vincere contro una nazionale che deve essere proprio un gatto nero. Pari che non va malissimo ma neppure fa benissimo per la qualificazione europea. Però il pallone ha detto il vero. i croati più forti tecnicamente, gli azzurri pieni di agonismo. Candreva cecchino, ma forse ci vorrebbero più tiratori. E una paperata di Buffon ha restituito l'Italia al destino dell'affanno. Il gol di Candreva aveva risollevato San Siro da quell'atmosfera tenebrosa prodotto dal buon giocare dei croati. E, perché no?, dallo squallido, reciproco, coro di fischi quando gli inni si sono levati nello stadio. Gli italiani hanno dato il cattivo esempio, i croati si sono adeguati ed è stato una sorta di insulto a quel piacevole brulicare di San Siro salvaguardato dalla pioggia e ripopolato da 63mila paganti, quasi un sold out che in questi tempi è risultato fantastico.

Meno fantastico il primo approccio degli azzurri: guardinghi e preoccupati, oggettivamente meno accattivanti nella tecnica di quanto sappiamo esserlo i croati. Tutto previsto, ma poi quando Rakitic, imperversante sempre, Modric, Perisic e Olic cominciano a far girare la palla c'è il rischio del mal di testa. Inutile chiedere a Pasqual e De Sciglio di andare oltre i loro limiti e neppure De Rossi e Marchisio possono tramutarsi in impavidi supermen Modric style(quando è in forma). Dunque l'Italia ha cominciato a soffrire e Buffon a parare i tiri da lontano di Rakitic e Modric e uno ben più pericoloso e ravvicinato di Olic. Squadra compatta indietro, quando si dice difesa a tre, stavolta la linea difensiva era composta da quattro uomini, quando non cinque. Però quel restare compatti all'indietro sembrava una idea già vista. Per esempio, la tattica della Juve l'anno scorso contro la Roma a Torino. E così il tirar delle somme: una catapulta juventina bucò d'improvviso la difesa avversaria, altrettanto stavolta quando Zaza, pur pasticciando, ha impachettato un caos calcistico per servire palla indietro a Candreva: tipico piedone da sbirro nel fulminare Subasic.

Niente di meglio da chiedere ad una sfida, se neppure cinque minuti dopo Buffon avesse regalato la sensazione di una partita difficile per lui, prima ancora che per la squadra: il tiro da lontano di Perisic gli è passato sotto le braccia, come neppure al portiere del suo condominio. Poi, certo, il peggio si è visto sulle tribune con una pioggia di petardi che hanno fatto temere altri sconquassi. E così anche nella ripresa, quando probabilmente il tifo croato si stava annoiando. Petardi croati, non italiani, e questo dice che i timori sugli ultras di quelle parti erano fondati.

Peccato, perchè la partita ha provato a distrarre tutti. E il contemporaneo infortunio a Pasqual e Modric è stato un gran sollievo per gli azzurri: via il più debole della compagnia ed uno dei più forti fra gli avversari. Dentro Kovacic, in veste di regista con alti e bassi nell'interpretazione, e debutto di Soriano, intraprendente il giusto. Candreva sulla fascia destra, De Sciglio sulla sinistra e l'Italia si è più equilibrata. La squadra di Conte è rimasta un po' zoppa negli attacchi di Immobile e Zaza, ma più solida a centrocampo, difesa grintosa, anche se un paio di sbuffi a vuoto di Buffon hanno fatto venire i brividi (sul secondo Ranocchia salva sulla linea). Poi quel secondo tempo a singhiozzo rovinato dagli ospiti delle tribune, che ha convinto l'arbitro a interrompere dopo mezzora, e per dieci minuti, il match, mentre la polizia ha fatto piazza pulita. L'Italia è tornata a soffrire all'inizio, poi l'inserimento di El Shaarawy (posizionato sulla fascia mediana) e Pellè al posto dell'improbabile Immobile e del combattivo Zaza ha restituito miglior faccia. Il Faraone ha provato tre volte il tiro e gli è andata male. E, invece, Perisic nel finale ha graziato Buffon.

Serata almeno salvata.

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