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Il pagellone di Inter-Milan

Bonucci mangerà il panettone? Inter, classifica e incasso da lode

Il pagellone di Inter-Milan

Non c’è derby senza tensione ed apprensione. E questo ha rispecchiato la denominazione ad origine controllata. Vince l’Inter con l’uomo che vale una squadra. Perde il Milan che ancora non è squadra. Calcio divertemnte, ma complessivamente sarà Milano a non sentirsi ancora rappresentata da questo calcio:si aspetta molto di più.

9 Icardi - Vale più del numero di maglia. Dice Spalletti che il tipo ha le spalle di Ibra: belle larghe. Ma anche i piedi di Batistuta, il guizzo da gol del killer e il veleno del cobra. Gli avevano ricordato che non segnava dal 26 agosto ed ecco tutti accontentati: tripleta del BatiIbra. E ancora Bonucci come punching ball preferito. Se poi gli servissero qualche pallone in più… Due palle servite e due reti:alla faccia di chi si lamenta perchè non partecipa al gioco.

5 Andrè Silva - L’altra faccia del gol. Quello che aspetti e non c’è mai. Sbiadito e talvolta sparito. Leggerino a oltranza. Certo, la compagnia di reparto non è allegra. Serata in Bacca style. E oltre 300 minuti senza gol in campionato.

4,5 Bonucci - Se fosse un allenatore gli avrebbero già detto: non mangi il panettone. Ma, essendo un giocatore, ne avrà mangiati troppi alla firma del contratto con il Milan. Gli saranno rimasti sullo stomaco. Non c’è più altra spiegazione, se non pensare che sia fortemente imbrocchino. Avrà qualche rimorso quando Montella (magari a fine stagione) saluterà il Milan?

8 Alla classifica dell’Inter - Molto migliore di quanto dica il gioco. Ora è sopra la Juve. Rimane squadra per cuori forti: rischia, (stavolta) spreca anche, raccoglie.

10 E chi altro se lo merita, se non il cassiere nerazzurro? - Meglio: il signor Suning, che non ci prenderà nell’acquisto di qualche giocatore ma ci sa fare nell’acchiappo dei danari dei suoi tifosi milanesi.

4 Ai prezzi da capogiro dei biglietti - Derby da 4,8 milioni messi in banca: Mister Li ha tutti i diritti di essere invidioso. Peccato che i danari non facciano classifica, sennò l’Inter sarebbe già in testa: ultimi due derby e due primati di incasso.

7 Candreva de luxe - Da un paio di partite Spalletti pare averlo convinto ad essere meno gingillo e più giocatore da gran premio. Ha sbagliato il passo d’entrata, poi ha cambiato faccia. E ha mostrato una bella faccia.

7 Al duo reaparecidi - Suso e Bonaventura hanno segnato i gol che potevano salvare il Milan. Meritano solo per le reti, molto meno per l’apporto alla squadra. E il povero Montella si vedrà sommerso di critiche per non averli usati altre volte. Calcio bisbetico.

4 Ai mirabolanti proclami di Mirabelli che hanno fatto sorridere pure Spalletti: meglio star zitti e cercare qualche buon giocatore.

7 Borini dove lo metti gioca e non dorme - A differenza di quelli che, se non hanno la mattonella, si perdono nel vuoto. L’acquisto meno eclatante ma più confortante. Mister Li potrebbe rane conclusioni.

9 Alla Chinatown di Milano che ha addobbato le sue strade predilette con le bandiere del derby. Ci volevano loro per ricordarci che la stracittadina è anche una gioia di sventolar di bandiere.

5 Ai piedi di Donnarumma - Quando li usa rischia solo di combinare guai. Con le mani va molto meglio.

5 Al Milan come squadra - È ancora una macedonia di sapori che non legano.

Il primo tempo è stato da mani nei capelli, la ripresa ha detto che non tutto è perduto.

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