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Paolini fila nel vento del nord Età da pensione ma stacca tutti

Potrebbe essere già in pensione e fare l'opinionista. Oppure potrebbe essere sull'ammiraglia di un team di livello, come tattico. Invece, a 38 anni, è ancora lì, a mulinare i pedali con la forza dei corridori migliori e l'entusiasmo di un ragazzino che non si dà mai per vinto. Luca Paolini va come il vento, in una Gand-Wevelgem che per il vento ha rischiato anche di essere neutralizzata a causa di raffiche violentissime, superiori ai 50 km/h.

Luca Paolini fa sua la Gand-Wevelgem, una classica del nord con minor pedigree rispetto a Fiandre o Roubaix, ma pur sempre con una grandissima tradizione, tanto da essere considerata a ragione una delle corse in linea più prestigiose del mondo. Gasparotto ci aveva regalato l'ultima vera corsa in linea - l'Amstel - nel 2012; Cunego è l'ultimo ad aver vinto una classica Monumento: il Lombardia nel 2008.

Milanese di nascita, ma comasco da sempre, Paolini che in carriera ha vinto Freccia del Brabante 2008 e l'Het Nieuwsblad 2013, si è si è aggiudicato la classica fiamminga con un attacco portato a 6 km dall'arrivo. Prima uno scatto stoppato dal gallese Thomas poi, con una finta - simula la resa, aspetta che alle sue spalle si rialzino e riparte deciso -: in questo modo mette tutti nel sacco. Tira tu che tiro io, Paolini se ne va controvento, verso Wevelgem, su quel traguardo dove per l'ultima volta, nel 2002, aveva trionfato per la terza volta Mario Cipollini. Alle spalle del corridore italiano, l'olandese Niki Terpstra, terzo il gallese Geraint Thomas. Bravo anche Daniel Oss, che arriva al traguardo in ottava posizione.

«Non ero il più forte, ma forse il più esperto - dice a caldo, nel gelo di Weregem Paolini -. Questo è senza dubbio il successo più importante della carriera -. È stata una giornata molto difficile. Sono caduto due volte e per due volte ho cambiato bici, ma conoscevo il percorso e sapevo che dovevo restare davanti con il primo gruppo. Le condizioni meteo sono state tremende, ad un certo punto non sapevamo neanche se andare avanti». Poi gli chiedono del prossimo Fiandre, che si correrà domenica prossima. «Lasciatemi prima godere di questa vittoria - spiega con i lucciconi agli occhi -. Per il Giro delle Fiandre ritornerò al mio ruolo di sempre, io sono un uomo di fiducia dei miei capitani. Lo sono stato in passato per Paolo Bettini, e tornerò ad esserlo per Alexander Kristoff. Alla Sanremo, una settimana fa, abbiamo sfiorato un bellissimo bis (vittoria nel 2014 e secondo quest'anno, ndr), e mi piacerebbe poter fare qualcosa di bello con lui. Ma se non dovesse stare bene, allora magari ci proverò io».

ARRIVO - 1. Luca Paolini (Katusha) 6.20'55"; 2. Niki Terpstra (Ola, Etixx- Quick Step) a 11"; 3.

Geraint Thomas (Gb, Sky); 8. Oss (Bmc) a 4'15"

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