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Pazza folle: non c'è più la storica scuola italiana

Pazza folle: non c'è più la storica scuola italiana

S ento parlare di calcio spettacolo. Partite come quelle dell'Allianz possono soddisfare gli ignoranti di football, perché il numero di gol corrisponde a macroscopici errori difensivi, l'ultimo, alla Niccolai, di Koulibaly, una crisi del reparto che non appartiene ormai più alla scuola italiana, invasa da ogni tipo di calciatori raramente attenti nella marcatura e nel controllo della propria zona. Dunque tra Juventus e Napoli si sono visti i gol, alcuni anche belli ma il totale potrebbe trarre in inganno. La vittoria premia la Juventus nel momento in cui stava tremando, dopo il pareggio inaspettato dei napoletani sotto di tre gol, ma è velenoso per la squadra di Ancelotti che in due partite ha incassato sette gol, molti, troppi. Juve protagonista di una ottima prestazione nel primo tempo, come mai si era visto in questi ultimi anni, ma poi spentasi improvvisamente nella ripresa, addirittura sul tre a zero, favorendo la rimonta del Napoli, molto sanguigno dopo quei primi tre quarti d'ora apatici e in evidente sudditanza. De Ligt ha ribadito assenze pericolose, qualcuno, tra gli juventini, mi aveva detto che se avesse giocato contro il Parma la squadra bianconera avrebbe perso, infatti contro il Napoli, nemmeno irresistibile, l'olandesino si è impappinato come un vero debuttante e su questo lo staff tecnico dovrà riflettere. Del resto in assenza di Chiellini il sostituto ideale sarebbe stato Demiral, più aggressivo e reattivo, ma Sarri e il suo vice Martusciello hanno preferito giocare la carta più ricca. Il Napoli, di suo, ha latitanze difensive che devono preoccupare Ancelotti, Manolas è energico come Koulibaly, ma il senegalese avrebbe bisogno di un sodale di reparto più riflessivo come era Albiol. Non trattasi di dettagli tattici, ma sono la cartella clinica di due squadre che possono dominare in Italia, ma devono affrontare l'Europa e con questi pacchetti di difesa c'è poco da sperare o da sognare. Meglio stare prudenti, meglio ripristinare abitudini antiche.

Ma che nessuno scriva o parli di calcio spettacolo.

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