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Pellegrino, primo podio azzurro 2019

L'aostano 2° dietro l'imprendibile Klaebo, paga un incidente con Ustiugov

Pellegrino, primo podio azzurro 2019

Un podio, tanto mal di schiena e una papera di troppo. Ecco in sintesi il Capodanno di re Federico da Nus, il signore degli sci sottili che ieri ha centrato la seconda piazza in Val Monastero nella gara sprint a tecnica libera del Tour de Ski, ma che si era immaginato un finale di gara ed un inizio anno un poco diversi.

Dalla Svizzera Pellegrino sorride a metà: questo è il suo 23° podio in coppa del Mondo; secondo era già finito a Davos a metà dicembre, mentre aveva vinto a Lillehammer in apertura di stagione. Per questo la buona notizia è che la classifica di specialità, nella sprint che prevede altre quattro prove, lo vede inseguire da vicino, con 237 lunghezze, quel Johannes Klaebo che, a quota 304, gli è stato davanti già a Davos e pure ieri. Dopo il settimo posto nell'ultima sprint quattro giorni fa a Dobbiaco, il giro di boa da vice leader però non basta: ieri nella salita finale è successo di tutto. E il norvegese Klaebo ha avuto ancora la meglio, approfittando di un incidente fra Pellegrino e Sergey Ustiugov, poi terzo al traguardo. L'azzurro e il russo si sono toccati involontariamente sulla salita conclusiva, quella dove di solito il valdostano tira fuori il turbo e attacca nei suoi ormai storici gran crescendo finali. Nello scontro il puntale a papera del bastoncino di Pellegrino si è rotto e cosi le spinte verso il traguardo si sono trasformate solo in una gran fatica, dando così lo slancio a Klaebo che si è preso la vittoria e anche la leadership nella graduatoria del mini circuito del Tour de Ski, che ora conduce con 12 proprio su Ustiugov.

La storia, anche nel fondo non si fa né con i se né con i ma, semmai con il buon senso. E così nel cuore di Pellegrino prima c'è spazio per un poco di rabbia: «Sono arrabbiato perché volevo e potevo vincere - racconta il vicecampione olimpico della specialità -, però proprio mentre in cima alla salita ero in ottima posizione per uno slancio finale, è successo l'incidente». Senza questo intoppo, Pelle avrebbe potuto dire la sua «perché spiega - sia nei quarti sia in semifinale avevo dimostrato di stare bene». Da qui la decisione di fermarsi e di non proseguire con le prossime tappe del Tour, in attesa della ripresa della Coppa vera e propria: «Con i problemi alla schiena di settimana scorsa non voglio rischiare», spiega il valdostano. Aggiungi che oggi, nella tappa di Oberstdorf una 15 km a tecnica classica - è prevista neve, non certamente il massimo per la situazione fisica di Fede, ed ecco quindi il pensiero che corre avanti: «Preferisco pensare alla gara di Dresda di sabato 12 gennaio, dove mi attende un'altra sprint». Il Tour de Ski fa ora tappa in Germania e poi approda per il gran finale in val di Fiemme con la «final Climb» sulla pista di sci alpino dell'alpe Cermis.

Poi tutti di nuovo in coppa e con Pellegrino.

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