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Perugia facile in gara tre Lo scudetto-bis a un passo

Perugia ipoteca il secondo scudetto (in fila), con facilità infinitamente superiore al previsto. Neanche in gara3 concede set a Pian di Massiano, ne domina due (a 17 e a 20), gestisce il terzo, dal 16-13, chiudendo a 18. Sotto 2-1, Civitanova è una delusione, avrebbe la rosa migliore, neanche avvicina il colpo in trasferta azzeccato subito, a Trento. Wilfredo Leon risponde sul campo ad Andrea Lucchetta, che l'aveva irriso per la sua intervista in Rai. «Allacceresti le scarpe a Despaigne», ovvero al più grande cubano. Sir Safety arriverà almeno alla bella da favorita, vuole finire sabato, dalle 18, nelle Marche. Il centrale Galassi (o Ricci) regge, unico normale fra campioni. Fefè De Giorgi non inverte il trend, avvia i marchigiani alla ottava finale persa in sequenza, 6 con Medei, che emigra in Turchia. Le finaliste hanno budget mondiali, come solo i russi del Kazan, costano come il basket e studiano da club calcistici. Lo spettacolo va di conseguenza, è fisico, di stacchi e sbracciate. In chiave olimpica, alla nazionale servono due grandi schiacciatori, Juantorena è logoro, Lanza timido.

Vanni Zagnoli

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