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Pioli mira alto contro il Chievo: «Il secondo posto dipende da noi»

Roma«Il secondo posto? Facciamo la corsa su noi stessi, siamo padroni del nostro destino». Il messaggio di Pioli non è solo una frase fatta, ma l'attestazione del valore della sua Lazio. Che vuole ripartire, dopo la sconfitta con la Juve che ha interrotto la striscia di vittorie consecutive in campionato (otto, a un passo dal record assoluto di Eriksson), per inseguire l'obiettivo massimo in campionato. «Contro i bianconeri la squadra mi è piaciuta, soprattutto la mentalità che ha avuto - così il tecnico biancoceleste -. Abbiamo commesso due errori che hanno pregiudicato il risultato, ma è stata una prestazione all'altezza di un avversario che ha vinto negli ultimi anni e che ora è tra i primi quattro d'Europa. Ciò significa che siamo cresciuti».

Ora in quattro giorni due sfide all'Olimpico con Chievo e Parma e l'opportunità di iniziare una nuova serie positiva. «Dobbiamo guardare a noi stessi, una partita per volta - dice ancora Pioli -. Con questa mentalità siamo arrivati fin qua e così dobbiamo arrivare fino alla fine. Noi abbiamo più motivazioni del Chievo, giochiamo in casa e abbiamo qualcosa di importante da raggiungere». Pioli rinuncerà di nuovo a uno dei quattro «tenori»: il sacrificato, almeno da quello visto nella rifinitura dovrebbe essere Mauri. Centrocampo assolutamente inedito considerando che Parolo, Biglia e Cataldi saranno tutti indisponibili.

«Saremo competitivi lo stesso, stiamo ottenendo dei buoni risultati per il lavoro che hanno fatto tutti i giocatori dell'organico, che si sono sempre fatti trovare pronti».

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