Calcio

Da Pogba alla Champions. Juve, un derby oltre il -15 ma non è Toro da sconti

Allegri metabolizza la penalizzazione e convoca il francese contro la squadra di Juric che ci crede

Da Pogba alla Champions. Juve, un derby oltre il -15 ma non è Toro da sconti

Ieri mattina a Torino è sceso qualche fiocco di neve. E, visto che ormai si tratta di evento più unico che raro, poco dopo ne è accaduto un altro parimenti atteso da chi tifa Juventus: in occasione del derby di stasera contro il Toro, Allegri ha convocato per la prima volta in stagione Chiesa, Di Maria, Pogba e Vlahovic. Mai accaduto prima. Nella sola circostanza in cui il francese era comparso nell'elenco dei giocatori a disposizione il 29 gennaio, per la partita di campionato contro il Monza mancava infatti Chiesa. Quel giorno era poi sceso in campo Vlahovic, ma il Polpo era rimasto in panchina: stasera, chissà. «Non ha grande minutaggio nelle gambe ha precisato Allegri ma sta bene». Il che, appunto, è una notizia: Pogba non gioca da 315 giorni, in estate ha scelto prima di rinviare l'operazione a un ginocchio per poi doverla comunque affrontare, ha perso il Mondiale e il suo esordio (bis) in bianconero è sempre slittato a causa di innumerevoli problemi fisici. Oggi potrebbe insomma essere la volta buona per rivederlo correre su e giù per il campo, magari in compagnia delle altre tre stelle o forse no: dipenderà da quale sviluppo prenderà la gara, tenuto anche conto del fatto che pure Chiesa partirà quasi certamente dalla panchina dopo avere recuperato da un affaticamento muscolare.

Comunque sia, su il sipario per il derby della Mole. Ultimamente (si fa per dire) anche troppo scontato: i granata non hanno infatti mai vinto allo Stadium e nell'era Cairo hanno racimolato la miseria di una vittoria (quando la Juve aveva già vinto lo scudetto), cinque pareggi e 21 sconfitte in 27 stracittadine. Sono insomma lontani i tempi del tremendismo e di una sfida equilibrata al di là di quanto dicesse la classifica. È però vero che con Juric alla guida il Torello è a tratti ridiventato Toro, pur se non ai livelli degli anni '70 e '80: «Ci aspetta una partita difficile così Allegri perché le squadre di Juric sono riconoscibili e non regalano nulla. Noi dobbiamo riagguantare il Bologna: il -15 non è roba nostra, momentaneamente siamo tra le prime quattro e dobbiamo cercare di rimanerci». La testa va sempre lì, a quella penalizzazione che se tolta riporterebbe la Signora in seconda posizione aspettando poi eventuali decisioni sulla manovra stipendi: argomenti che riguardano la società e che Allegri vuole tenere fuori dallo spogliatoio. Senza lo squalificato Locatelli, toccherà a Paredes guidare il centrocampo, mentre Di Maria respirerà per la prima volta dal campo l'atmosfera del derby e Vlahovic cercherà di concedere il bis dopo avere già segnato a ottobre.

Dall'altro lato, assente Vlasic, Ricci ha recuperato ed è in ballottaggio con Adopo per una maglia da titolare: potrebbe saltarne fuori un match anche interessante.

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