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Porca Bacca! Solo Balo riesce a rovinare la festa in casa Milan

Il colombiano ancora in gol, poi Honda, bene Montolivo: 9° risultato utile (6ª vittoria) Galliani: «Non è tempo di complimenti...». Super Mario fa tremare e Cerci accorcia

Porca Bacca! Solo Balo riesce a rovinare la festa in casa Milan

E adesso anche il Milan di Mihajlovic può esibire la sua piccola e promettente striscia di risultati. Attenzione: nessun paragone con la marcia trionfale della Juventus, niente di esaltante insomma eppure la sequenza di nove risultati utili (6 successi e 3 pari) può consentire ai rossoneri di scavalcare le vette della mediocrità fin qui tradita e arrampicarsi verso il terzo posto che è ancora lontano sì, non proprio lontanissimo (Roma a 4 punti). «Non faccio i complimenti perché lottare per il terzo posto è normale al Milan» la frase didascalica di Adriano Galliani. Vistosa la differenza di rendimento rispetto al girone d'andata: allora 9 miseri punti raccolti nelle prime sei, adesso sono diventati 14 col successo di ieri, reso meno rotondo dalla distrazione collettiva finale (Balotelli che non lotta, i due difensori centrali che schiacciano un pisolino) che ha consentito ad Alessio Cerci di replicare al pieno di fischi e insulti ricevuti dalla platea rossonera con un golletto d'incoraggiamento. Non è stato un Milan spettacolare ed esaltante ma al contrario di altre esibizioni domestiche al cospetto di medio-piccole, è apparso molto più sicuro nell'esprimere il suo gioco ispirato da un sontuoso Montolivo e concretizzato da un paio di esponenti del recente mercato (Galliani è sempre da criticare?), Carlos Bacca e il giapponese Honda. Quest'ultimo, a segno dopo una vita di stenti e di silenzi (ultimo centro 16 mesi prima), è stato la vera spina nel fianco del Genoa, squadra già ribaltata più volte da Preziosi per evidenti esigenze di bilancio e adesso rimasta senza un tris di pilastri (Pavoletti, Ansaldi e Rincon) che ne hanno indebolito le fondamenta. Il colombiano («se Ancelotti fosse rimasto a Madrid, oggi sarebbe al Real» il retroscena di Galliani) è un cecchino infallibile, non solo per i suoi 13 sigilli in campionato ma perché riconferma una media stratosferica tra tiri in porta e gol (ancora una volta ieri al primo tiro ha centrato il bersaglio). Lui ha aperto la strada verso il successo, Honda l'ha messo al sicuro nella ripresa con uno di quei sinistri dalla distanza insidiosi sull'erba umida, che possono tradire anche un portiere di talento come Perin, già lodato per una precedente parata sul giapponese autore anche del cross utilizzato da Bacca per timbrare il proprio cartellino. Tra un tempo e l'altro il Milan è rimasto padrone del gioco e del campo mostrando solo qualche pecca nel cercare lo sbocco utile a chiudere la sfida con il terzo squillo di tromba. Dall'infermeria è finalmente uscito dopo un bel tot di assenza anche Jeremy Menez, schierato per 15 minuti abbondanti e scaldato in vista di un prossimo utilizzo. Non è ancora al meglio il francese, deve cercare l'intesa con Bacca, conoscerne i tempi e le movenze ma ha mostrato una voglia che va segnalata. Al contrario di quel che ha combinato Balotelli capace di far infuriare Mihajlovic. Ecco allora il solito difetto emerso ancora una volta tra le fila dei rossoneri: appena hanno staccato la spina sono riusciti a prendere gol dal Genoa che fino al 93' non aveva mai tirato in porta.

Anche Donnarumma non è stato esemplare nell'unica parata della domenica e forse gli osservatori del Barcellona han capito che il bambino deve ancora crescere.

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