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Porca Eva! Mourinho torna a maltrattare tutti

diMourinho 2, la vendetta. Splendida conferenza stampa del portoghese alla vigilia della seconda partita di campionato, contro il Manchester City di Pellegrini che gli sta sul gozzo come l'Arsenal di Wenger e altri della stessa risma. José ha dato i sette giorni alla dottoressa Eva Carneiro e al fisioterapista Jon Fearn, non andranno con lui in panchina, verranno sostituiti da altra coppia perché, ha detto lui: «Il nostro staff medico è composto da una dozzina di persone, soltanto due vanno in panchina, qualcuno per se stesso, qualcuno per aiutare la squadra. Carneiro e Fearn non ci saranno come avevo detto, come ho deciso io ed è una mia responsabilità. Questo non esclude che in futuro possano tornare ad occupare il ruolo durante le partite».

Porca di quella Eva, avrei aggiunto io. Ma fin qui non ci sarebbero problemi, il responsabile tecnico è lui e dunque può fare e disfare nel bene del gruppo, anche se ha dovuto leggere e sentire le proteste di Eamon Salman, responsabile dei medici sportivi inglesi, il quale gli ha suggerito di chiedere scusa sia a Eva sia a Jon. Figuratevi se Mourinho possa abbassare la cresta e ammettere di avere sbagliato. Infatti, dopo avere spiegato la propria scelta, ha avvisato i naviganti, cioè i giornalisti presenti in conferenza: «Fatemi domande di football, se provate a chiedere altro, io me ne vado».

E così che si fa, lui non è un prostituto intellettuale a differenza dei cronisti che di lui si occupano, lui è un hombre vertical , come seppe esibire nella leggendaria notte di Madrid, quando davanti alle lacrime di Materazzi e alle proprie, dinanzi al popolo interista ubriaco del triplete storico ma soprattutto dinanzi alla automobile di Florentino Perez, parcheggiata due metri più in là, accelerò il passo, aprì la portiera e se la svignò. Questo è Mourinho José, una simpatica canaglia, un allenatore che non si limita a disegnare schemi ma sa esaltare il gruppo e i tifosi e i presidenti, tutti quelli che lui ha avuto la fortuna di incontrare (Perez un po' meno, per colpa di una Champions promessa e mancata ma poi vinta da Ancelotti). Ora la sfida con il Manchester City diventa la chiave di volta e di svolta.

Dopo le sconfitte in amichevole con la Fiorentina, in Charity Shield con l'Arsenal e il pareggio con i gallesi dello Swansea al debutto in Premier, Mou non può scivolare ancora.

In questo caso avrebbe bisogno di un medico. Carneiro? Ho detto Eva Carneiro?

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