
Torino - Con un sorriso largo così e non avrebbe potuto essere altrimenti, visto il momento Blaise Matuidi ha invitato il suo compagno di nazionale Paul Pogba a raggiungerlo alla Juventus. La Francia aveva appena vinto la Coppa del Mondo, l'euforia era al top e gli sguardi insieme vispi, imbarazzati ed eccitati. L'ex numero 6 bianconero è stato anche al gioco, esclamando «La Vecchia Signora» con l'aria di uno che era entusiasta, divertito e un po' fuori di sé. Tutto legittimo e pure logico: vincere un Mondiale non è cosa di tutti i giorni e allora è giusto lasciarsi andare, farsi travolgere dall'euforia e godersi il momento. Il bello, però, è che la Juventus sta pensando seriamente a fare in modo che il Polpo rifaccia per la seconda volta in carriera il percorso inverso: dal Manchester United alla Juventus nell'estate 2012 a parametro zero (con ricchissime commissioni a Raiola, ovviamente), da Torino all'Inghilterra nell'estate 2016 per 110 milioni e adesso chissà.
Certo, immaginare un'altra spesa folle nell'estate in cui Agnelli si è appena regalato Ronaldo è impresa ai limiti della temerarietà. Però la voce circolava nei giorni scorsi e adesso ha pure aumentato di intensità. Del resto, i rapporti tra Mourinho e il centrocampista francese sono tutt'altro che idilliaci, le incomprensioni nel corso della passata stagione non sono mancate e il richiamo della Juventus oggi più che mai è elemento da tenere in grande considerazione. Così come lo sono il desiderio e la capacità di Raiola di spuntare contratti convenienti e percentuali non da poco. Poi, certo, nulla può essere considerato semplice a questo livello né va dimenticato che, al di là della Manica, Pogba è attualmente sotto contratto fino al 2021 con uno stipendio da 13 milioni netti: meno della metà di quello di CR7, ma quasi il doppio rispetto al salario di Higuain (in partenza, vale la pena ricordarlo) e Dybala. Aggiungiamoci anche il fatto che, dopo avere trionfato in Russia disputando quasi sempre ottime partite, il cartellino del 25enne Polpo varrà ancora di più dei 110 milioni di cui sopra, pur non pesando al bilancio per altrettanto. Insomma: spiragli logici paiono essercene pochi, ma quanto accaduto nelle ultime settimane dimostra che - volendo tutto può diventare possibile in un'estate calcisticamente pazza come questa. Anche se lo stesso Raiola ha già fatto capolino a Barcellona, certo. Perché le formule per mettere in piedi l'ennesimo colpo di scena si possono sempre trovare e non passano necessariamente attraverso la cessione di Pjanic: il prestito (parecchio) oneroso con obbligo di riscatto è una di queste, per esempio. Così come la possibilità di mettere sul mercato un altro dei teorici intoccabili: Dybala.
Si vedrà. Intanto, la linea con Madrid rimane calda.
Al punto che i bookmakers quotano l'arrivo a Torino di Marcelo (esterno sinistro brasiliano, amico di CR7) a 2.50, mentre per l'uruguaiano Godin (Atletico) si spingono appena oltre (2.75). I colchoneros starebbero in effetti trattando con il Friburgo il centrale Caglar Soyuncu: suona tanto come una conferma.