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Povera vecchia Signora tradita dagli infortuni e dagli ultimi arrivati

Allegri aveva detto: "Matuidi corre e sta zitto". Ma deludono Douglas Costa, Bernardeschi & C

Povera vecchia Signora tradita dagli infortuni e dagli ultimi arrivati

Torino - «Matuidi corre e sta zitto», aveva detto qualche giorno fa Max Allegri. Facendo ovviamente un complimento al francese. Impiegato quasi sempre, comunque appena possibile: complici anche gli infortuni che hanno tolto di mezzo in momenti diversi Marchisio, Khedira e Pjanic, l'ex giocatore del Psg è infatti rimasto finora in campo 754', meno solo di Dybala (851), Mandzukic, Higuain e Buffon. Ecco: se tutti i nuovi arrivati in casa Juventus avessero reso quanto lui, magari adesso la classifica sarebbe diversa e gli umori pure. Senza dimenticare i due errori dal dischetto di Dybala a Bergamo e in casa contro la Lazio costati tre punti , alcuni dei problemi della Signora vanno proprio ricercati nel relativo (scarso?) apporto di chi la scorsa stagione vestiva altre maglie. Non si tratta di colpevolizzare qualcuno, ma di prendere atto che non tutto sta funzionando come si erano augurati Agnelli e Marotta. A partire dalla difesa, dove l'addio di Bonucci (insufficiente al Milan, spesso determinante in bianconero) ha lasciato un vuoto per il momento non colmato: non dimenticando che pure De Sciglio è finito ai box, era arrivato Hoewedes per potersi anche affidare alla difesa a tre. Come non detto: il tedesco non si è mai visto a causa di guai muscolari e se ne attende ancora l'esordio. Risultato: Barzagli e, in minor misura, Chiellini stanno dimostrando segnali di usura, di Rugani non ci si fida fino in fondo (ultime quattro partite trascorse in panchina) e la porta bianconera è stata finora vulnerabile come mai nel recente passato, avendo incassato 7 reti in 8 giornate. Troppe, decisamente: urge rimedio, dando maggiore equilibrio alla squadra e facendo scelte chiare sul come comporre la linea davanti a Buffon (non sempre perfetto) o Szczesny.

Le difficoltà però non sono tutte lì. Perché se certi infortuni, con relativi stop, non si possono prevedere, è anche vero che dirigenza, staff e tifosi si aspettavano molto di più da Douglas Costa (447') e Bernardeschi (218'), prelevati rispettivamente da Bayern Monaco (46 milioni) e Fiorentina (40) per aumentare la qualità sugli esterni ma in realtà finora mai davvero incisivi. Tra i due, peggio il brasiliano: anarchico, tatticamente di difficile collocazione, sta faticando oltre modo a capire il calcio italiano, dove alla corsa bisogna unire sempre capacità di lettura e intelligenza. Quanto all'ex viola, l'impressione è che sia ancora poco concreto e non sufficientemente cattivo come si vogliono i giocatori da queste parti. Così, al netto della brutta partita contro la Lazio, l'altro nuovo oltre a Matuidi - ad avere finora davvero convinto Allegri è Bentancur (460'): vent'anni compiuti a giugno, testa alta e fisico già migliorato, adesso lascerà però spazio a Pjanic e compagnia.

Toccherà insomma agli altri farsi avanti: a cominciare da domani, quando allo Stadium arriverà lo Sporting Lisbona per un match di Champions che non potrà essere fallito.

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