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Pressing Spalletti: "Servono rinforzi"

E alza la voce con i dirigenti dell'Inter: "Questa rosa è da completare"

Pressing Spalletti: "Servono rinforzi"

nostro inviato a Firenze

Il gol del Cholito, Giovanni Simeone, è stato una scossa tellurica sull'Inter. E potrebbe lasciare crepe nel progetto nerazzurro. Tutto passa dalla Champions League. E comunque alla sosta l'Inter ci va da terza della classe e, complice lo scivolone della Roma, anche se i giallorossi vincessero il recupero con la Samp resterebbero dietro.

Più dei tre punti nelle ultime cinque partite, il campanello d'allarme è un altro. Luciano Spalletti ha fatto il suo: ha blindato la difesa; ha azzerato il gap con le romane; ha piazzato la squadra saldamente in corsa per l'obiettivo stagionale, la zona Champions. Ma l'impressione è che la spinta dell'allenatore nell'ultimo mese si sia esaurita, complici infortuni e lo scadimento di forma di alcuni interpreti chiave come Candreva e Perisic. E così sono emerse le lacune della rosa. A Firenze la scelta di Joao Mario l'ha manifestato clamorosamente e forse nel tentativo di cambiare qualcosa, Spalletti non ha ottenuto l'esito sperato. «Io voglio migliorare, non rischiare», però il portoghese è stata una mossa che è andata nella direzione opposta.

E ha fatto esplodere la questione: a gennaio tocca alla società fare la sua parte. È il succo del discorso che nella notte di Firenze Spalletti ha fatto ai dirigenti nerazzurri: l'ad Antonello, il dg Gardini e il ds Ausilio. Il confronto post gara è la normalità, ma stavolta i toni sono stati concitati. Accentuati dall'amarezza di una partita che «pensavo ormai di aver vinto», come ha ammesso l'allenatore. In ballo c'è la Champions e in questo momento, se non si interviene, il rischio di non arrivarci esiste. Spalletti fiuta il pericolo. Se già nei mesi scorsi aveva fatto un certo tipo di discorsi, venerdì sera è stato ancora più esplicito: «Non ho niente da salvaguardare, non me ne frega niente di quello che mi può succedere. Io due-tre situazioni le ho passate...». Per poi tornare sulle promesse non mantenute in estate: «Non abbiamo completato la rosa». E bisogna farlo ora per non rischiare di restare fuori dalle prime quattro. Se non dovesse succedere si aprirebbe una riflessione dagli esiti imprevedibili. Senza la certezza di investimenti e senza la Champions ognuno prenderebbe in considerazione qualsiasi ipotesi: dall'allenatore fino a Walter Sabatini, il responsabile tecnico di Suning che ieri è volato in Cina insieme a Fabio Capello. A Zhang Jindong proverà a chiedere risorse per il mercato invernale. Sul fronte Barcellona si è aperto il discorso per il prestito con «obbligo» di riscatto per Deulofeu. Nel discorso potrebbe rientrare Rafinha, centrocampista. Rinforzi «numerici», come il giovane difensore centrale Bastoni dell'Atalanta.

Invece Icardi striglia chi c'è: «Nell'ultimo mese ci è mancato un po' lo spirito, un po' la voglia di fare bene e lottare. Bisogna ritrovarli».

È la ricetta Champions del capitano: senza sarebbe difficile resistere al Real Madrid.

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