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Juve "kafkiana". Ammucchiate tra Europa e salvezza

Champions league e salvezza. Non altro

Juve "kafkiana". Ammucchiate tra Europa e salvezza

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Juve "kafkiana". Ammucchiate tra Europa e salvezza

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Champions league e salvezza. Non altro. La serie A fatica ad offrire stimoli diversi, l'Inter viaggia con il pilota automatico e si concentra sulla trasferta di Madrid. Stesso pensiero del Napoli domani a Barcellona, le trasferte in Spagna decidono molto, se non tutto. Il campionato si trascina ondivago, alle spalle dello squadrone interista c'è polvere, sollevata da chi si agita per un posto nelle varie coppe, il Milan fa il suo senza euforie ma basta e avanza per piazzarsi secondo superando la mediocre e scentrata Juventus, pari con l'Atalanta e nel mezzo di una situazione kafkiana: il suo presidente è sotto indagine per l'eredità che coinvolge il proprietario, Andrea Agnelli è stato cancellato da qualunque ruolo nelle aziende del gruppo, nessuno dei dirigenti accenna a farsi da parte per opportunità, anzi John Elkann, in abito improbabile, fa il pendolare tra cerimonie nuziali e gran premi di formula uno, Gianluca Ferrero non pronuncia una sola parola sulla squadra, Allegri è disarmante e disarmato per l'assoluta modestia dei suoi, Weah e Alcaraz, i due soli acquisti di Giuntoli, sono impresentabili in serie A ma il resto alle spalle della Juventus è roba piccola, la Roma fa pari disperato a Firenze, i giochi restano confusi e aperti dietro l'Inter per i posti di Champions e per le altre ambizioni o presunzioni europee. Per la salvezza si complica il futuro del Lecce, sconfitto dal Verona e in crisi dopo l'indegno comportamento del suo allenatore, evidente il tramonto della sana provincia calcistica, intendo il Sassuolo, oltre a queste due, Cagliari, Empoli, Udinese e Frosinone, sei squadre nel giro di due punti, sarà un finale da tenere sotto controllo, soprattutto nelle designazioni degli arbitri.

Godiamoci la Champions, senza scherzi.

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