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La rana d'oro di baby Pilato Benedetta è già oltre la... Fede

A 14 anni il nuovo fenomeno vince tra i grandi a Glasgow Stessa età e città, ma nel 2003 la Pellegrini a podio solo da jr

La rana d'oro di baby Pilato Benedetta è già oltre la... Fede

Prima giornata di gare nel segno di una bambina. Una bambina d'oro. Agli Europei di vasca corta di Glasgow, l'unico oro della spedizione italiana arriva dalla più piccina del gruppo, quella Benedetta Pilato che agli ultimi mondiali estivi a Gwangju, in Corea, si era affacciata alla ribalta con quell'argento vinto all'età di quattordici anni e sei mesi, facendo meglio persino di un monumento come Federica Pellegrini. E anche stavolta Benny fa meglio di Fede: se la Pellegrini proprio a Glasgow, nel lontano 2003, vinse la sua prima medaglia d'argento (nei 100 stile), ma agli Europei junior, il nuovo fenomeno dell'Italnuoto, dopo il favoloso argento mondiale in vasca lunga, vince tra i grandi e aggiunge alla sua ancor brevissima carriera il primo titolo internazionale. Nella finale dei 50 rana, la stessa gara della Corea, baby Pilato stampa un impressionante 2932 (7° tempo della storia in vasca corta), nuovo record mondiale giovanile, nonché nuovo record italiano (migliorato il 2941 di Genova stabilito dalla tarantina poche settimane fa).

Una sfida tutta italiana, quella nei 50 rana: ci ha provato in tutti i modi la ligure Martina Carraro, poi d'argento, a recuperare il gap su una Pilato lanciatissima sin dalle prime bracciate; ma alla fine, come tutte le altre, deve arrendersi all'astro nascente del nuoto tricolore. Quasi in lacrime, la tarantina racconta: «Non so cosa dire, davvero. Mi viene da piangere. Oggi rivela - rispetto alla Corea ero più tesa, perché pensavo di dover dimostrare qualcosa. Ed invece no, non dovevo dimostrare niente, anzi dovevo dimostrare qualcosa a me stessa, e quindi sono contentissima. Ho preso l'oro con la grinta e la determinazione». Infine, un augurio: «Questa medaglia d'oro è la prima e speriamo ce ne siano tante altre».

Come tante altre sono state le medaglie dell'Italnuoto. La pecca? Solo bronzi. Forse ci si aspettava qualcosa in più dal livornese Gabriele Detti dai 400 stile libero, lui che si conferma 3° come ai mondiali ma gli sfugge ancora una volta l'oro agli Europei di corta. Gli altri bronzi? Dell'eterno Fabio Scozzoli (50 rana), della ritrovata Ilaria Cusinato (400 misti) e di una combattiva 4x50 stile uomini. Per un totale di sei medaglie, sommante appunto all'oro e all'argento della coppia Pilato-Carraro. In sostanza, come inizio di questa rassegna non c'è male; ebbene ricordare, però, che quella di Glasgow è un'edizione dei campionati che deve tenere conto di alcune assenze pesanti (Peaty in primis).

Oggi, intanto, caliamo l'asso Simona Quadarella, in finale con il 1° tempo negli 800 stile libero. Lei un anno e mezzo fa, proprio a Glasgow, fece tripletta d'oro agli Europei. Da quelle parti Simona la ricordano ancora bene.

Oggi (su RaiSport). Batterie (ore 10.30): 100 sl D (Pellegrini), 1500 sl U (Paltrinieri, Detti).

Finali (ore 18): 800 sl D (Quadarella).

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