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Re Marquez è tornato. Dovi è 4° Vale chiude 6°

Dopo lo 0 di Austin, il catalano aveva messo in gioco un Mondiale già con il suo nome sopra ai nastri di partenza

Re Marquez è tornato. Dovi è 4° Vale chiude 6°

Marc Marquez è tornato. È questa la sintesi del Gp di Spagna. Dopo lo 0 di Austin, il catalano aveva messo in gioco un Mondiale già con il suo nome sopra ai nastri di partenza. La rivincita è arrivata a Jerez, dove Marc ha trionfato, salutando tutti alla prima curva. «Dopo il Texas ho fatto un bel reset. Ho spinto da subito, non lasciando modo di rispondere». Il Mondiale, intanto, è più che aperto. Dietro alla Honda numero 93, in 9 punti troviamo 3 piloti, protagonisti di gare ben diverse. A -1 da MM c'è Alex Rins, secondo a Jerez, l'outsider del 2019. Il pilota della Suzuki sta confermando i passi in avanti degli ultimi anni, e dopo aver riportato la propria casa alla vittoria (in Texas 3 settimane fa), ora sogna in grande. Due punti più giù troviamo Andrea Dovizioso, il primo degli esclusi dal podio ieri. L'assalto al 3° posto rimasto nelle mani di Viñales è stato il finale dolceamaro di una prova difficile da decifrare del forlivese, per troppi giri fermo nel limbo dietro al terzetto di Yamaha. Proprio una Yamaha chiude il quartetto di piloti che si giocano il Mondiale. Ed è, ancora una volta, quella col 46 sulla carena. Valentino Rossi, sesto dopo una buona rimonta (partiva 13°), è la mina vagante. Lo ha dimostrato ieri: opportunismo, tecnica, equilibrio, le armi che il Dottore ha ancora nel suo arsenale nel 2019. Insieme con la fiducia. «Secondo me siamo più forti dell'anno scorso» ha detto nel postgara.

Un Gp di Spagna in cui ha tenuto banco il fattore di casa, con un podio tutto iberico, e che regala almeno altri due spunti. Il primo è su Jorge Lorenzo, alla ricerca dell'assetto migliore, 12° all'arrivo con la sua Honda. Il secondo è tutto per Fabio Quartararo. Re delle prime pagine di domenica per una pole storica, si è dovuto ritirare prima del tempo. Tradito dalla stessa Yamaha Petronas che appena 24 ore prima gli aveva regalato un sogno.

Le sue lacrime, un misto di adrenalina e delusione, raccontano le emozioni che questo Mondiale è e sarà in grado di regalarci.

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