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Real in vacanza. Il Milan per un giorno ritorna mondiale

Menez, doppietta di El Shaarawy e poi Pazzini. Male invece l'Inter sconfitta 1-0 dal PSG di Ibra

Real in vacanza. Il Milan per un giorno ritorna mondiale

Milan quattro, Real Madrid due. No, non siamo su Scherzi a parte , ma il risultato della Dubai Challenge Cup che i rossoneri si aggiudicano per la quarta volta, stracciando i blancos neo campioni del mondo. Una vittoria che ha dell'incredibile, stante l'attuale differenza tra le due squadre, con i rossoneri settimi in campionato a due punti dalla zona Champions e la corazzata Real reduce da 22 vittorie consecutive in gare ufficiali (ne mancano due per eguagliare il record assoluto di 24). Con Carlo Ancelotti che, davanti al suo allievo Pippo Inzaghi, mai si sarebbe aspettato una simile conclusione d'anno dopo 12 mesi vissuti in modo “reale”. «Arriva alla fine di un 2014 fantastico, per questo è un ko indolore» dice Carletto.

A Dubai era solo un'amichevole, diranno in tanti, eppure rifilare quattro pappine al Real, seppure in una partita che non aveva valore statistico, è comunque fuori dal comune. Questo Milan però ha dimostrato che la cura Inzaghi incomincia a farsi sentire: squadra attenta, velocità nella circolazione della palla, giocatori decisi, un Menez che nessuno se lo sarebbe mai aspettato così; El Shaarawy dato per perso e all'improvviso ritrovatosi come ai bei tempi; Bonaventura acquistato dall'Atalanta forse per fare un dispetto all'Inter e ora rivelatosi inamovibile. E quel Mexes che, con Alex e Rami titolari, sembrava destinato ad una eterna panchina, s'è invece ripreso la difesa e ora Inzaghi come farà a toglierlo?

È un Milan da grandi numeri quello in Dubai, nello stadio stracolmo di 40.000 spettatori, un Milan che non si lascia intimorire dal Real mondiale e che ribatte colpo su colpo alle iniziative degli avversari. Il primo colpo grosso arriva da Menez che al 23' approfitta di uno svarione di Nacho per fare gol e il raddoppio arriva al 31' con un destro perfetto del ritrovato Faraone. Cristiano Ronaldo non ci sta e al 35' brucia Zapata (e l'incerto Diego Lopez) per accorciare le distanze. Squadre rivoluzionate nella ripresa, non per niente è un'amichevole, ma il Milan è sempre affamato: El Sharawy fa tris dopo appena 3', approfittando dell'ennesima scivolata di Nacho, e Pazzini mette a segno di testa il poker toccando il suo primo pallone al 32'. Curiosa la nemesi di Pazzini che, da quasi intoccabile con Allegri è ora considerato da Inzaghi come quarta punta e pronto a trasferirsi nel mercato di gennaio. Il fatto è che in quel poco che gioca, fa sempre gol: ieri al Real e un mese fa al San Lorenzo: campioni e vice campioni del mondo. Ma anche questo è il calcio. Come la valanga di gol con la quale il Milan avrebbe potuto seppellire il Real, perché le occasioni d'oro sono arrivate a ripetizione: Montolivo due volte, Bonaventura, Niang. A nulla è valsa la reazione di un Real vacanziero e imbufalito troppo tardi per la disfatta. A quel punto Kroos, Bale e Benzema (suo il rigore del 4-2) le hanno provate tutte, ma niente da fare: questo Milan è davvero “real”.

Non lo è invece l'Inter dei giovani (senza Osvaldo, Palacio, Guarin, Medel, Nagatomo) che nell'amichevole di Marrakech contro il Psg di Ibrahimovic, malgrado i miracoli di Handanovic, viene battuta 1-0 (gol di Cabaye al 56').

Tra i nerazzurri bene anche Kuzmanovic, Kovacic, Bonazzoli e Icardi (malgrado due palle gol sprecate).

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