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il retroscena 2 Ecco perché il giudice chiuderà la curva Milan

Cosa succederà al Milan dopo il coro (sì, uno solo, cantato una sola volta con successivo avviso dell'altoparlante) rivolto ai napoletani nella sera di sabato? Qui sono sorte subito due scuole di pensiero in apparente contrasto tra di loro. La prima, che si fa largo tra gli addetti ai lavori, è la seguente: la riforma del codice calcistico in materia di discriminazione territoriale, adottata dal consiglio federale, ha di fatto cancellato il rischio di chiusura dello stadio, anche in caso di recidiva, introducendo invece il principio della condizionale teso a evitare la chiusura degli stadi sottraendo così il calcio italiano al ricatto degli ultrà. Secondo punto da considerare: il coro, perché abbia portata tale da provocare il provvedimento del giudice sportivo, non può e non deve essere ascoltato soltanto da uno degli ispettori della procura federale (come avvenuto per Juventus-Milan) ma segnalato anche dal rapporto della terna arbitrale oltre che dal responsabile dell'ordine pubblico (il dirigente della questura, per capirsi). Devono averlo sentito tutti, insomma.
Terzo aspetto, infine, forse il più decisivo in materia: poiché il provvedimento del consiglio federale ha di fatto modificato sostanzialmente la materia ritoccando il famoso articolo 11 e rimodulando le sanzioni previste, tutte le società possono e devono ripartire da zero. Come se il campionato fosse cominciato con l'ottava giornata al fine di evitare disparità di trattamento. Quindi nel caso di Milan-Udinese, il coro, che è stato sicuramente sentito, farebbe scattare il primo provvedimento: e cioè la chiusura della curva. Adriano Galliani, vicepresidente esecutivo, già sabato notte, ha indicato la strada che sarà seguita dal club: «Spero e mi auguro che non si torni alla chiusura della curva. Noi la segmenteremo poiché i loro cori arrivano sempre dallo stesso settore e noi come società possiamo davvero fare poco». Nell'ambiente ha preso a circolare anche una seconda scuola di pensiero: nel caso del Milan la chiusura dello stadio, congelata dal verdetto della Corte di giustizia federale, che peso avrebbe sulle scelte del giudice sportivo avvocato Tosel? Qui la risposta è da esperti del diritto sportivo. Qualunque provvedimento adottasse infatti il giudice sportivo, verrebbe egualmente congelato in attesa del pronunciamento definitivo della Corte di giustizia su Juventus-Milan.

Quando avremo il dispositivo sull'episodio accaduto prima della recente sosta della Nazionale? Tra due-tre settimane, secondo alcune previsioni.

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