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Rifondazione Inter, aria di Primavera

Con Palacio è fatta. E Stramaccioni si porta dietro molti giovani nerazzurri

Rifondazione Inter, aria di Primavera

È lunedì 26 marzo, mattino, il giorno dopo Juventus-Inter 2-0. Una radio romana ha un appuntamento telefonico con l’allenatore della Primavera dell’Inter Andrea Stramaccioni, argomento la Champions next generation vinta dai giovani nerazzurri. Il giornalista chiama Stramaccioni, inizia la diretta quando sul cellulare dell’allenatore arriva un avviso di chiamata, è il presidente Massimo Moratti. Stramaccioni chiede scusa e interrompe la diretta. Ma non riesce a sentire il presidente. La radio lo richiama, parte nuovamente la diretta e pochi minuti dopo il presidente chiama ancora. Stramaccioni chiude la conversazione e tenta di parlare con Moratti ma niente da fare, non riesce a prendere la linea. Nel pomeriggio negli uffici Saras l’incontro con il presidente, il figlio Angelo Mario, il dt Branca e quello sportivo Ausilio. Il presidente è abituato a sentirsi rispondere quando chiama un dipendente, fanno sapere a Stramaccioni. Un inizio più in salita di così proprio non poteva esserci.

Poi l’entusiasmo attorno al tecnico è sfociato in stima, adesso il più giovane allenatore della serie A parte con la squadra per l’Indonesia, Giacarta, il volo stamane, dove l’Inter è attesa da due amichevoli, contro la nazionale e l’Under 23. La stagione inizia il 2 agosto con il preliminare di Europa League e quindi tutto è anticipato, anche il mercato. Ci sono molti Primavera aggregati per questa settimana indonesiana, Cristiano Biraghi, Luca Tremolada, Felice Natalino, Paolo Hernan Dellafiore, ma Stramaccioni avrà quanto è stato negato ai suoi predecessori, una rosa più giovane, un pezzo importante per reparto, e anche ai vertici qualcosa potrebbe cambiare. Si fa sempre più insistente il nome di Marco Fassone in veste dirigenziale. Laureato in Lettere, ex assistente arbitrale e successivamente direttore marketing nella Juventus, Fassone dalla stagione 2010 ha occupato il posto di Marino al Napoli, come responsabile del marchio. Ma nell’Inter potrebbe avere compiti più vicini alla squadra.

Poi il mercato vero. Rodrigo Palacio sembra cosa fatta, ci sono solo alcuni sospesi da sistemare con Enrico Preziosi, l’Inter sta chiudendo anche per la seconda metà di Mattia Destro sul quale si è inserita la Roma che ha parlato con il presidente del Siena per rilevare il 50 per cento del cartellino dell’attaccante, offrendo a Mezzaroma 7 milioni. L’Inter al Genoa restituisce la comproprietà di Juray Kucka offre la metà del giovane centravanti Samuele Longo. Maurizio Zamparini è l’altra linea calda: «L’Inter rivuole Viviano», ha dichiarato il presidente del Palermo, ma c’è in ballo anche il cartellino del difensore argentino Matias Silvestre, 8 milioni di valutazione, nel mirino di mezza serie A, Juve e Milan compresi. Poi il diciannovenne centrocampista del Pescara, Marco Verratti. L’Inter avrebbe preso contatti con il ds della squadra abruzzese, anche De Laurentiis sul pezzo, con la Juventus che ha già l’accordo con il giocatore. Poi i cartellini pesanti. Palacio non esclude l’arrivo di Ezequiel Lavezzi, semmai taglia la conferma di Zarate. Il ventunenne centrocampista Yann M’Vila ha annunciato il suo addio al Rennes, l’Inter lo segue da tempo. L’olandese Kevin Strootman è considerato prima opzione, prezzo basso, concorrenza altissima, potrebbe arrivare il suo connazionale Nigel de Jong, Roberto Mancini nel suo tour milanese ne ha parlato con Moratti e ha proposto uno scambio con Douglas Maicon.

C’è sempre Mauricio Isla, 16 milioni, in cantiere. La partenza di Lucio, la probabile di Cristian Chivu e l’addio di Ivan Cordoba porteranno una rivoluzione nel reparto difensivo, Marco Andreolli dovrebbe rientrare dal Chievo. Obi Mikel bisognava prenderlo due stagioni fa quando aveva un prezzo umano, Lucas sembrerebbe improvvisamente una trattativa possibilissima, costa 22 milioni, l’Inter ne ha già spesi 11 per riscattare Fredy Guarin e dovrebbe spenderne altri 6,5 per Andrea Poli.

Per ora Wesley Sneijder è al centro del progetto.

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