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Il rigore fa rientrare il Torino in Europa

Vent'anni dopo, ma quanta sofferenza. Manca Cerci e Cairo gli dà l'addio

Soffrendo, tanto per cambiare. Il Toro però alla fine festeggia il ritorno nel tabellone principale di una competizione europea che mancava da venti anni: nel match di ritorno contro i croati dell'RNK Spalato, ai granata è stato infatti sufficiente il rigore trasformato da El Kaddouri a metà primo tempo per ribaltare lo 0-0 dell'andata. Vittoria di misura e patemi sparsi qua e là, visto che i croati sono più avanti di condizione e ci hanno creduto fino alla fine. Ancora senza Cerci - in pratica già salutato dal presidente Cairo, che ha anche chiuso le porte al «braccino corto» di Galliani -, il Toro ha infine confermato le proprie difficoltà a trovare la via della rete: Quagliarella, impiegato dal 1' al contrario della gara di andata, si è sbattuto quanto ha potuto e sfiorato anche la rete in un paio di circostanze, ma al suo fianco Barreto si è confermato troppo leggero e semmai, quando il piccolo brasiliano ha dovuto abbandonare il campo per infortunio, ha fatto qualcosa di meglio Martinez . Siccome poi Maksimovic e Molinaro hanno ballato non poco in copertura, ecco che i ventimila abbondanti dell'Olimpico non hanno potuto fare altro che trattenere il fiato fino all'ultimo.

Toro meglio nel primo tempo, comunque, con El Kaddouri avviato a diventare il nuovo simbolo della voglia granata: su una sua iniziativa nasceva infatti l'azione del rigore (mani di Ibriks) che lui stesso trasformava.

Il raddoppio sarebbe anche potuto arrivare prima di metà gara con Quagliarella e Benassi: da lì in avanti, invece, solo tanto cuore in gola.

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