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Rio 2016: incidente diplomatico tra Brasile e Giappone

Il presidente brasiliano ha dichiarato che non sarà presente alla chiusura dei giochi, violando il protocollo e irritando i nipponici

Rio 2016: incidente diplomatico tra Brasile e Giappone

L’assenza di Michel Temer, presidente ad interim del Brasile, nella cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Rio de Janeiro ha creato un incidente diplomatico con la delegazione giapponese. Tokyo sarà la sede dei prossimi Giochi, nel 2020, e per segnare il passaggio tra le due città, il primo ministro del paese asiatico, Shinzo Abe, sbarcherà questo fine settimana nella città carioca. Tuttavia, Temer ha già fatto sapere che non sarà presente all’evento, in quanto non intenzionato a beccasi i fischi che si preannunciano copiosi. Come diceva il grande giornalista brasiliano Nelson Rodrigues, “ilMaracanã non perdona, fischia anche i minuti di silenzio”. Temere ha lasciato l’onore, e l’onere, al neoeletto presidente della Camera dei Deputati, Rodrigo Maia, rappresentante ufficiale della Presidenza del Brasile alla cerimonia di chiusura. Decisione molto poco gradita dalla delegazione nipponica. Secondo il protocollo, un capo di governo dovrebbe essere ricevuto dal suo corrispondente, anche solo fuori dallo stadio. In una conferenza stampa realizzata sabato mattina a Rio de Janeiro l’assenza di Temer ha lasciato sbigottiti i giapponesi, che rispondendo ad una domanda sulla questione non hanno nascosto la loro irritazione.

“Non credo che questo sia un tema a cui debba rispondere. Sono sicura che la festa di chiusura sarà eccellente”, ha dichiarato con nipponico contegno il sindaco di Tokyo, la signora Yuriko Koike. Una compostezza che però tradisce risentimento con la questione. La domanda su Temer ha portato gli organizzatori a dichiarare precipitosamente conclusa la conferenza stampa. Secondo fonti della delegazione di Abe, “la situazione non è delle più semplici”. Secondo i giapponesi una visita a Brasilia per vedere Temere non sarebbe la soluzione più adeguata. Durante la festa di apertura dei giochi, il 5 agosto scorso, gli organizzatori hanno organizzato un sistema per blindare il presidente ad interim, evitando che la sua immagine apparisse sui teloni del Maracanã e arrivando ad escludere qualsiasi riferimento al suo nome pronunciato dagli altoparlanti dell’arena. Temer non ha realizzato il discorso inaugurale e non è stato neanche annunciato all’arrivo allo stadio di Rio, insieme al presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach. Tuttavia, nei 10 secondi in cui ha pronunciato la tradizionale frase in cui dichiarava aperti i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, è stato sommerso da fischi provenienti dagli spalti.

In una conferenza stampa realizzata lo scorso giovedì, il presidente ad interim del Brasile ha ironizzato con la stampa, dichiarando che ha chiesto ai tifosi di “riservare i fischi per la cerimonia di apertura dei Giochi Paraolimpici”, a cui ha già confermato la sua partecipazione.

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